Bio-Logic: intervista a Capone Bungt Bangt

I Capone Bungt Bangt raccontano i loro dieci anni di musica in 21 tracce. Bio-Logic, questo il titolo della loro raccolta, un album biografico e ecologico. I Capone Bungt Bangt usano come strumenti oggetti riciclati, restituiscono nuova vita e un nuovo uso a manici di scope, vecchi bidoni, scarti di lavorazione edile, bottiglie di plastica e lattine.

Raggiunto per un’intervista Maurizio Capone ci parla della sua idea:

La nascita di uno strumento è legata a molte variabili, la prima è la qualità acustica del materiale scelto. Deve essere ottima perchè i nostri strumenti suonano come, ed a volte meglio, degli strumenti convenzionali. Abbiamo intorno a noi un sacco di rifiuti, oggetti che hanno ancora possibilità di essere utilizzati. Io cerco l’anima di questi oggetti anche per dimostrare che guardando le cose da un altro punto di vista si scoprono cose impensabili…vale anche nella vita!

Capone dichiara di avere coniato il termine eco-music per sintetizzare al meglio il loro genere ed essere più diretti possibile, a questo aggiunge aggiunge: più che sentirmi un ambientalista, io mi sento un animale e come tale sento di far parte della natura e voglio esserle quanto più possibile vicino, gli uomini lo hanno dimenticato e questo è il vero problema.

Impegnato nella costruzione di una gran varità di strumenti, Capone ha anche caricato su youtube brevi clip nei quali spiegata come costruire i bongattoli (bonghi ricavati da barattoli) o il yozoo (un kazoo composto da vasetto di yogurt ricoperto da una semplice busta di plastica). Sulle caratteristiche di strumenti come questi Capone dice: a prima cosa è che non li paghi, e già come vantaggio direi che basterebbe. In più sei unico, hai strumenti che nessuno ha e che generano suoni originali. Dimostri che la musica è dentro di noi e non negli strumenti che possiedi. L’unica vera difficoltà e saperli suonare…non tutti possono…anzi forse pochi! Bisogna studiarli, ricercare le soluzioni sia di tecnica sonora che di tecnica di costruzione. Siamo sicuramente dei virtuosi, polistrumentisti e visionari.

In più di 10 anni si sono avvicendati più di 20 musicisti, su Bio-Logic ci dice: è un disco di canzoni. Sono 21 e moti brani sono stati scelti per finalità a sfondo sociale. Ad esempio Blokko del Traffico, è stato usato come inno dalla Critical Mass. Oppure Project ReEvolution i cui proventi serviranno a finanziare Manitese in attività educative e creative per i bambini dei quartieri a rischio di Napoli e Città del Guatemala. Sul tema ambientale aggiunge: l’ambiente non è un tema appannaggio di nessuno, è qualcosa che appartiene a tutti e tutti devono contribuire a salvarlo. Perciò il mio lavoro educativo entra a pieno titolo nel discorso musicale. Faccio seminari, workshop e laboratori nelle scuole, nelle università, nei conservatori. Lavoro moltissimo con i bambini perchè sono il nostro futuro ed anche perchè questi discorsi li capiscono molto meglio dei grandi!!! Loro hanno ancora uno spirito naturale, selvaggio come il mio.

Se per Marhall McLuhan il messaggio lo si ritrova nel medium col quale viene veicolato, la musica di Capone Bungt Bangt assume un valore forse non immediatamente diretto, sicuramente originale. Scoprendo che i suoni provengono da materiali di recupero, all’ascolto si aggiunge una nuova consapevolezza: il tema ambientalista viene trattato in maniera inusuale, non ci sono conferenze, studi o esperti. L’arte come metodo per far comprendere l’importanza di evitare gli sprechi e di rispettare il nostro pianeta.

Qui i riferimenti della band:

www.caponebungtbangt.com

www.myspace.com/caponebungtbangt