CELC al Fuorisalone: un viaggio alla scoperta del lino

Invitati in qualità di blogger al FuoriSalone di Milano, abbiamo partecipato con grande piacere a un evento davvero interessante e ricco di spunti organizzato dalla Confederazione Europea del Lino e della Canapa (CELC Masters of Linen): l’unica organizzazione europea agro-industriale che riunisce tutte le fasi della produzione e della trasformazione del lino e della canapa, e interlocutore privilegiato di 10.000 aziende europee che lavorano la fibra di lino europea, dalla pianta al prodotto finito.

Un percorso attraverso il lino, a partire dallo stand Radical Linen, che ha permesso a una serie di blogger di “scoprire in anteprima i segreti di un incredibile materiale: il lino”.

Così,  al Padiglione Visconti di via Tortona 58, i rappresentanti francesi e italiani del CELC ci hanno guidato alla scoperta di questo materiale davvero versatile, utile, ecologico e sostenibile. Uno splendido settore addobbato a mo’ di foresta, con il lino usato dall’artista Aurélie Mathigot per creare alberi con una “seconda pelle”: una mini foresta fatta da alberi rivestiti di lino di differenti colori e tipologie, che andavano dal lino lavato a quello spalmato, dal jersey all’outdoor.

Ed è a partire da questo stand che abbiamo scoperto come il lino sia usato per gli usi più svariati: abiti, rivestimenti, accessori, tappeti, addirittura accessori per auto e mobili. Buon materiale, soprattutto se associato ad altre fibre, per proteggere dal freddo, è termoregolatore. Non male anche per i suoi usi in giardino, se rivestito; sempre fuori casa, è resistente alla pioggia ed è anche ignifugo e incredibilmente resistente. E poi, a differenza del cotone, è la “sola fibra originaria del continente europeo che ne assicura più di due terzi della produzione mondiale, senza necessità di importazione.”.

Davvero una bella esperienza: vedere le fibre di cotone, toccarle con mano, sentire dalle parole di chi lavora con il lino tutte le qualità di questa fibra naturale ci ha fatto capire come possa essere utilizzato in modo maggiore. Si tratta infatti di una fibra dal profilo ecologico diverso, migliore di altre che consumano molta più acqua. E poi la sua coltivazione avviene soprattutto nei paesi del nord-ovest europeo (Belgio, Francia e Paesi Bassi) senza irrigazione né fertilizzanti.

Quindi, dopo la spiegazione dettagliata di tutte le proprietà della fibra, abbiamo visto e toccato con mano, in un altro padiglione, alcuni dei prodotti realizzati con il lino.

E infine abbiamo potuto ammirare e ricevere The Linen Book, un libro bellissimo, in 100% di lino, dedicato a tutti gli esponendi nel campo del Design e dell’Arredamento che utilizzano il lino: compratori, arredatori d’interni, designer, architetti, che mettono in evidenza tutte le proprietà virtuose del lino: 6 i temi trattati “Naturality, Transmission, Intimacy, Care,Interior,(R)Evolution”, e numerose le esperienze descritte, tra gli altri, da John Malkovich, Ottavia e Rosita Missoni, Piero Lissoni, Christian Dior.

Torniamo quindi da questa esperienza arricchiti e con una consapevolezza in più: il lino è un materiale versatile, comodo, sostenibile, che merita molta più attenzione.