Sara Turetta, il primo Cavaliere animalista

Sara Turetta è la prima attivista per i diritti animali ad essere stata insignita pochi giorni fa dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia.

Sara Turetta. Ph. Alessio Mesiano

Viene concessa dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro degli Affari Esteri. E’ un importante riconoscimento che vuole ricompensare quanti abbiano acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e di collaborazione tra l’Italia e gli altri Paesi e nella promozione dei legami con l’Italia.

Dietro questa importante onorificenza c’è una lunga e difficile storia cominciata oltre 10 anni fa.
Tutto inizia infatti nel 2001 quando Sara, dopo il suo primo viaggio in Romania, resta sconvolta dalla drammatica situazione del randagismo che interessa milioni di cani sparsi per l’intero Paese. In pochi giorni vede morire centinaia di cani, decide così tra mille difficoltà di trasferirsi nel 2002 a Cernavoda, un’anonima e povera cittadina nel sud est del Paese, per affrontare la questione di persona avviando un progetto di sterilizzazione e rilascio dei randagi. Nonostante il sospetto e l’incomprensione da parte dei cittadini riguardo l’iniziativa di una straniera impegnata nella cura dei cani, considerato che in questa nazione nemmeno la vita umana è rispettata a dovere, e nonostante la scarsa collaborazione delle amministrazioni pubbliche,  spesso disinteressate e corrotte, Sara poco alla volta si fa conoscere ed apprezzare per il suo impegno e per i risultati positivi. Il suo folle progetto non è più così folle come tanti pensavano, col passare di qualche anno molti degli scettici si ricredono e il consenso aumenta sempre più. Da sola che era all’inizio di questa avventura, si ritrova ad avere diversi sostenitori locali e stranieri.
Visto il crescente successo, Sara torna in Italia nel 2005 per fondare a Milano la sede italiana di “Save The Dogs And Other Animals” con funzioni amministrative e di fundraising che ad oggi conta cinque dipendenti attivi, mentre in Romania è presente a Cernavoda e Medgidia con ben 42 operatori assunti a tempo pieno.

Oltre alle sterilizzazioni, unico metodo efficace dimostrato scientificamente per contrastare la riproduzione fuori controllo dei randagi, e oltre all’assistenza sanitaria gratuita per cani e altri animali, Save The Dogs porta avanti un progetto di adozioni internazionali in collaborazione con altre associazioni italiane e straniere. Ogni anno sono circa 600 i cani a volare verso una “nuova” famiglia. Questo però non basta per risolvere la disastrosa situazione in cui versano i randagi, dimenticati da tutti, senza cibo, senza un riparo dal gelo e spesso maltrattati e uccisi in modi terribili. Alla luce di questo Save The Dogs  (www.savethedogs.eu) si è posta l’obiettivo di diffondere una cultura zoofila dialogando con la popolazione e promuovendo interventi presso le scuole delle città dove opera. E nell’ottica di un intervento che vuole integrare il benessere umano con quello animale, a partire da giugno 2011 in collaborazione con la Fondazione Paideia ha attivato il progetto “It’s Donkey Time!” (ne parlavamo qui ), il primo programma di onoterapia della Romania (pet therapy con l’ausilio di asinelli provenienti dal rifugio di STD) dedicato ai bambini disabili dell’orfanotrofio Don Orione di Bucarest.

Sempre nell’ottica di dare un contributo concreto per migliorare le condizioni degli animali, STD ha inaugurato di recente a Cernavoda una nuova struttura all’avanguardia ed a basso impatto ambientale costituita da un canile e da una clinica veterinaria. Il nuovo spazio, che nasce all’interno di un’area che ospita già da tempo altri animali, tra cui anche asini e cavalli, sarà in grado di offrire degno riparo a tantissimi cani anche durante i rigidissimi inverni tipici della zona, e potrà formare nuovi veterinari, attuare programmi di volontariato, pet-therapy e sensibilizzazione.

E’ sulla base di questa incredibile storia che l’Ambasciatore Cospito ha motivato l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia: Sara Turetta costituisce una figura di assoluto rilievo nel movimento animalista in Romania. Mediante la sua opera e le sue battaglie civiche, ha contribuito in maniera sostanziale alla diffusione di una cultura animalista nel Paese, battendosi per i diritti degli animali e denunciando con forza ed efficacia gli abusi perpetrati contro di essi“.

Sara risponde così: Credo sia molto importante che un riconoscimento di questo genere venga dato a qualcuno che dedica la propria vita alla difesa dei diritti degli animali proprio in Romania. E’ il segno che le istituzioni del nostro Paese hanno compreso il senso di un’opera come la nostra e il contributo che essa dà alla costruzione di una società più giusta e solidale. Facciamo questo senza mai distruggere il concetto di Uomo. Solo una società che tutela uomo e animali e li rispetta entrambi può dirsi davvero civile e matura”.

Albert Einstein diceva che “solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero“, e Sara, lo possiamo dire, ce lo ha dimostrato con i fatti.