“M’illumino di meno” ma accendo il cervello!

Il 14 febbraio 2014 siamo tutti invitati a una grande festa, precisamente al decimo compleanno dell’ormai consueto appuntamento fisso tra uomo, risparmio energetico ed innovazione: M’illumino di meno.

In passato la Torre Eiffel si spense, il Colosseo e Piazza San Marco, tante scuole, parecchie case e ancora centinaia di comuni la seguirono rimanendo al buio. Casa mia, casa tua si spensero. Si spensero per far notare qualcosa.

È l’iniziativa “M’illumino di meno”, (Qui il sito ufficiale di Caterpillar) nata nel 2004 da dinamiche figure tra cui quella del radiofonico Filippo Solibello, per fomentare i focolai di attenzione verso il cambiamento sostenibile del mondo e lo sfruttamento intelligente delle risorse energetiche.

La campagna dalla durata di un mese, fornisce un’occasione preziosa per far vivere al suo interno un vero e proprio brulichio di iniziative, idee e gesti per intavolare il problema, raggiungendo poi il suo climax nella giornata del risparmio energetico.

Dalle piattaforme della trasmissione radiofonica Caterpillar, culla dell’iniziativa, questa sfida riesce subito a farsi voler bene da una moltitudine di sostenitori, comuni, associazioni, enti ed istituzioni; e arriva anche quest’anno a chiudere in bellezza un mese intenso, proponendoci un momento di silenzio energetico dalle 18 alle 19:30 del 14 febbraio, in contemporanea con la messa in onda della sua trasmissione madre per dare visibilità e sollecitare cura verso il dispendio energetico.

Durante questi minuti l’evento ci propone semplicemente di prestare riguardo al proprio consumo elettrico, spegnendo ciò che di superfluo abbiamo acceso o oscurando davvero negozi, edifici, case o intere aree; ma dov’è possibile, ci esorta soprattutto ad usufruire maggiormente di luci pulite, sistemi elettronici intelligenti o supportati da fonti rinnovabili.

Come propone Filippo Solibello,

“Usiamo questi minuti per riflettere su un futuro sostenibile, per pensare a come poter aiutare la Terra a sopravvivere”.

Siamo abituati a puntare i fari su qualcosa degna di attenzione, ma in un mondo sovraccarico di lumi e consumi energetici, a volte serve proprio il buio per dare voce ad un tema importante!

Insomma un evento dedicato a tutti, alla Terra e al futuro, alla ricerca di tecnologie sostenibili per vivere meglio insieme all’ecosistema.

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Da sinistra, Massimo Cirri e Filippo Solibello, conduttori di Caterpillar e promotori di M’illumino di meno

Senz’altro un momento che, ci dice Filippo,

“Coniuga impegno e spirito positivo, per fare davvero qualcosa in maniera propositiva e piacevole, senza fermarsi a vuote costatazioni”.

Si può fare tanto in maniera producente e perché no, divertente.

Cosa possiamo fare per partecipare?

I sostenitori più pigri possono spegnere le luci ed aprire le persiane, mentre quelli più attivi si possono sbizzarrire a sostituire l’efficienza elettronica con metodi altrettanto validi ed intelligenti, ad aiutare l’iniziativa a crescere o ancora a postare su facebook la loro modalità di adesione alla giornata e cambiare la loro immagine profilo con il logo ad hoc“.

ambiente_05Anche Econote sostiene la campagna, cercando di diffondere quanto più il gesto simbolico ed il suo senso, impegnandosi ad un supporto divulgativo dei valori e del messaggio che “M’illumino di meno” porta. Ed in modo sincero incoraggiamo tutte le persone che se la sentano ad aderire al momento di silenzio alternativo, senza lasciarsi abbattere dall’idea: “tanto che io lo faccia o meno nessuno si accorge di nulla e il mondo non cambia”, poiché in realtà, durante le edizioni passate si sono ottenuti concreti riscontri in materia di risparmio energetico, ottenendo dati alla mano di come la breve iniziativa abbia modificato il fabbisogno energetico facendone calare i numeri.

Ogni persona è preziosa, Filippo infatti ce lo ricorda:

“Certamente anche una sola persona ha peso: l’azione di un singolo vale quanto una nazione, dall’insieme di tutti i singoli abbiamo gli effetti, non bisogna pensare in negativo. Assieme le cose si possono cambiare, eccome. Siate speranzosi!”.