Jakutsk, vivere a -50 gradi

Nelle ultime settimane abbiamo visto tantissime immagini sull’ondata di gelo che ha colpito New York e altre città degli Stati Uniti, con temperature che in alcuni casi hanno sfiorato o addirittura superato i -20 gradi sotto lo zero. Un freddo polare che ha ghiacciato i corsi d’acqua e creato enormi disagi a tutta la popolazione.

Ma mentre queste temperature risultano atipiche o eccezionali per l’occidente, nella freddissima Siberia sono all’ordine del giorno. Una città in particolare è segnalata come tra le più fredde della Terra: Jakutsk, nel nord della Siberia, è un luogo quasi invivibile. La temperatura media annua è di -10 gradi, ma a gennaio e febbraio si raggiungono e si superano i -40, e addirittura nel febbraio del 1891 si sono registrati -64,4 gradi (in questo momento, per la precisione, siamo intorno ai -30).

Jakutsk

In questa città, nonostante il clima così ostile, continuano a esserci più di 200mila abitanti, che anzi continuano ad aumentare, anno dopo anno. Questo probabilmente dipende dal fatto che in quella zona della Siberia l’inverno è incredibilmente rigido, ma in primavera ed estate il freddo è tutto sommato tollerabile, per quanto si possano considerare tollerabili temperature intorno allo zero. E d’inverno, quando la temperatura sprofonda sotto lo zero? La vita continua, come testimonia questo breve video: funzionano gli autobus e la gente gira per strada nonostante i -51 gradi. Incredibile.

In realtà, gli abitanti sanno bene che, per quanto ci si possa coprire, con una temperatura simile non si può girare per strada per più di una mezz’ora. Qualsiasi parte del corpo scoperta potrebbe ghiacciare in poco meno di un quarto d’ora… eppure gli abitanti di Jakutsk restano lì, anno dopo anno, tra strade e case letteralmente ghiacciate, una nebbia fitta, una sorta di fumo bianco causato dal freddo, che rende l’atmosfera inquietante, quasi non terrestre. Ma allo stesso tempo carica di fascino.