Alla scoperta della Palermo “social”

Si sta sentendo sempre di più il bisogno di creare relazioni e di fare qualcosa insieme agli altri” Rosa Tinnirello non ha dubbi mentre racconta del Social Street. A Palermo, da circa un mese, si parla della rivoluzione sociale portata avanti da svariati gruppi sparsi per la città. Gente comune che sceglie liberamente di aggregarsi attraverso i social network, in funzione del quartiere di residenza, e di fare qualcosa insieme. Qualsiasi cosa. Può essere andare a fare la spesa, oppure un aperitivo o ripulire una piazza. Rosa ed Angelo Zito sono rispettivamente i responsabili per i Social Media ed il Direttore del Progetto per quanto riguarda la città. Il 22 Marzo l’iniziativa è stata presentata ufficialmente alla cittadinanza con la partecipazione di circa 200 persone all’evento.

L’idea del Social Street nasce a Bologna, nel settembre 2013 con il chiaro obiettivo di permettere l’instaurarsi di rapporti interpersonali tra vicini a costi zero, ovvero senza creare piattaforme di alcun tipo o lungaggini burocratiche ed utilizzando, inizialmente, facebook per unire idee e persone. Ogni via o, come a Palermo, ogni quartiere può avere la propria Social Street composta dai cittadini interessati a stare con i propri vicini oppure a migliorare il posto dove vivono. “L’importante è fare qualcosa insieme”, come suggerisce Angelo.

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I passi per creare una Social Street sono davvero semplici:

  1. Controllare se nella propria città già esiste la Social Street, altrimenti, se si vuole, proporre il progetto direttamente sui social network;

  2. Se già in città esistono le Social Street ma non per il nostro quartiere possiamo creare un gruppo di discussione e renderlo pubblico;

  3. Invitiamo i nostri vicini ed amici ad aderire per rendere il nostro quartiere e la nostra città più vivibili;

  4. Partecipiamo al gruppo e proviamo a fare delle proposte da fare insieme agli altri membri del gruppo.

Perché gettare via del cibo prossimo alla scadenza? Portiamolo alla nostra vicina, magari farà una bella torta da mangiare insieme” secondo Rosa ed Angelo, Palermo può davvero cambiare grazie all’iniziativa. Bisogna ritrovare la continuità nella socialità tra persone.