Il clima che verrà: una panoramica sull’argomento

Alcuni mesi fa in una mia intervista parlai del cambiamento climatico e in particolare delle teorie e studi del prof. Landscheidt – scomparso da qualche anno – il quale ipotizzava una sostanziale diminuzione delle temperature, e addirittura l’inizio di una mini era glaciale della durata di  20-30 anni, quindi in controtendenza con la maggior parte degli studiosi ed esperti di climatologia e meteorologia, che fin dagli anni 90 ed ancora prima parlavano di un lento riscaldamento globale.

Il Prof. Landscheidt teorizzava che questo periodo di freddo sarebbe iniziato intorno all’anno 2014  e sarebbe durato  circa 20-30 anni, basandosi sui suoi studi legati all’interazione tra l’attività del Sole, le macchie solari  ed i suoi minimi (famoso fu il minimo di Maunder) e l’influenza che le perturbazioni gravitazionali indotte  dall’allineamento tra la Terra, il Sole e i pianeti del Sistema solare potevano esercitare sul  sistema meteorologico.

Nei primi anni del  ventunesimo Secolo anche un altro illustre luminare, il Prof. Mario Di Martino dell’Osservatorio di Torino, pubblicò un interessante articolo nel quale parlava del clima che cambiava, in particolare  sosteneva la tesi che il riscaldamento del pianeta fosse causato non solo dall’effetto serra, ma in ugual modo dall’attività solare ed in particolare dall’azione di essa sul campo magnetico terrestre.

Ma intanto da un’analisi parziale dei dati meteo dell’inverno appena trascorso salta all’occhio che in Italia l’inverno 2013/2014 è stato fra i più caldi ed è stato caratterizzato da temperature al di sopra della media  e  in numerose città di pianura e costiere, le giornate con temperature sotto zero, sono state pochissime come non accadeva da molti anni. Quindi questi dati apparentemente confermerebbero il cosiddetto “Global Warming”  ovverossia il “riscaldamento globale”, ma in realtà (secondo me) e non solo, le cose non stanno andando in questa direzione. Perché?

Il freddo e nevoso inverno Italiano

nevePerché  in questo passato inverno nelle zone Alpine e Prealpine le temperature sono state nella media del periodo, se non addirittura al di sotto dei valori medi  già fin dal tardo autunno e durante l’inverno in alcune cime di alta quota ed in  alcune località di alta montagna si sono registrate temperature bassissime, con punte di -28° ed anche -30° per numerosi giorni, ma non solo perché nelle Alpi e negli Appennini  prealpine si sono verificate abbondanti  precipitazioni nevose con accumuli importanti di neve (come non si vedevano  da decenni), che hanno fatto sicuramente felici tantissimi sciatori, ma hanno anche  comportato numerose valanghe e slavine e in alcuni casi il crollo dei tetti per il peso della neve, inoltre si sono verificati anche numerosi  blackout elettrici (in particolar modo nella Zona di Cortina d’Ampezzo).

Questo inverno anomalo  ha interessato anche l’Italia  centro orientale  ed in particolar modo la regione  Marche, che è stata colpita da ingenti precipitazioni nevose con accumuli record al suolo, e la cosa curiosa è che le nevicate hanno interessato anche le zone costiere o in prossimità di esse, per non parlare delle nevicate da record sulle zone collinari della stessa regione. 

Le inondazioni e  le piogge torrenziali che hanno colpito l’Italia durante l’Inverno 

Piogge intensissime hanno duramente colpito la Sardegna nel mese di Novembre 2013, con allagamenti su vasta scale ed esondazioni di fiumi e torrenti, che hanno causato  19 vittime, decine di feriti e gravissimi danni a case, strade ed infrastrutture della Regione.

Analogamente a quanto accaduto in Sardegna, qualche giorno dopo lo stesso sistema ciclonico in traslazione verso Sud-Est ha provocato altri ingenti danni in Calabria con violenti  nubifragi e trombe d’aria in numerose località, dovute anche al forte contrasto termico tra correnti caldo-umide e infiltrazioni di correnti fredde da Nord. Inoltre ingenti piogge sono cadute  nel Nord Italia durante tutto l’inverno. Questi sono  solo una minima parte degli eventi  più importanti che hanno caratterizzato questo inverno, perchè ingenti piogge sono cadute  nel Nord Italia, durante tutto l’inverno.

Cosa è accaduto nelle altre zone del mondo in questi mesi? Abbiamo forse avuto un assaggio del  nuovo “Clima che Verrà?”  Un Clima forse un po più freddo?

tormentaQuesto “strano e freddo Inverno” ci ha fatto tante  sorprese come le intense nevicate a metà dicembre 2013 in Israele, con  centinaia e centinaia di vetture bloccate per strada dagli impreparati automobilisti di quei luoghi, altre nevicate anche intense  hanno interessato  la Turchia, la  Siria e il Libano; Si sono poi  registrate delle nevicate in alcune località dell’Egitto, come non accadeva da oltre un secolo!

Le regioni Americane del  Midwest  hanno affrontato un inverno estremamente freddo e gelido,  con il continuo susseguirsi di tutta una serie di  tempeste di neve  e di ghiaccio che hanno imperversato mettendo in seria difficoltà le popolazioni locali  di solito già abituate ai rigori invernali ed addirittura causando problemi di bilancio in alcune amministrazioni  cittadine Americane, che non avevano più le risorse economiche per il servizio di sgombero della neve. Nel  Sud del Quebec  durante tutto l’inverno si sono abbattute tempeste di neve tra cui quella del 15/12/2013, che qualche giorno prima aveva interessato il Midwest e poi la regione Canadese dell’Ontario.

Durante lo scorso inverno Australe, nel periodo tra giugno e settembre del 2013,  nelle zone a sud  dell’emisfero meridionale si sono registrate temperature insolitamente più basse con alluvioni anche in zone tradizionalmente asciutte, oltre a inusuali precipitazioni nevose in zone aridissime, tra cui nel mese di agosto 2013 in alcune remote località del Deserto di Atacama, tra cui S. Pedro de Atacama situata ad oltre 1200 km  a Nord di Santiago del Cile.

pinguiniNel Brasile Meridionale  nello stato Federale di S. Caterina il 27 Agosto 2013 è nevicato in numerose località, e aveva già nevicato nelle stesse zone già altre due volte nello stesso mese; si tratta evidentemente di un evento raro  data la latitudine di quei luoghi. Sempre a proposito di freddo c’è da segnalare che nel Continente Antartico,  durante lo scorso Inverno Australe  (21 Giugno-21 Settembre), si sono registrate  temperature molto basse è si finalmente potuto osservare una  lenta ma graduale ripresa dei ghiacciai della banchisa antartica. Inoltre  recentemente nella zona Antartica la NASA (tramite satellite) ha potuto  registrare la temperatura più bassa mai registrata sulla terra – 94° C . Intense tormente di neve hanno interessato la Romania, l’Ucraina, la Russia ed anche vaste zone della Cina, ed altre ancora nell’emisfero settentrionale, ma qui evidentemente è la routine.

In altre zone del pianeta  si sono purtroppo susseguite tutta una serie di  carestie quali tempeste di sabbia, gravissima siccità e purtroppo tante vittime a causa della penuria di acqua mentre in altre zone quali il Messico e gli Stati meridionali degli USA sono stati interessati da svariati tornado, uragani, così come in altre zone hanno imperversato cicloni e tifoni e tutti hanno lasciato il loro tragico bilancio di vittime, feriti e danni. Ma in un certo senso alcuni di questi eventi  con il tempo sono diventati a far parte dell’evento meteorologico stagionale ricorrente in particolare nei paesi meridionali degli Stati Uniti e di altri stati. In altri stati e regioni, del mondo, si sono avute forti  e prolungate ondate di calore che hanno messo a dura prova la popolazione, mentre è proprio di questi giorni (aprile 2014), la notizia della drammatica siccità che sta interessando l’Isola di Haiti, dove fiumi e torrenti sono praticamente asciutti e il suolo si è completamente inaridito causando gravissimi problemi per il cibo alla popolazione.