Yarn Bombing, abbellire le città del mondo a colpi di ago e filo

[schema type=”review” author=”Marianna Sansone” ][schema type=”review” author=”Marianna Sansone” ][schema type=”review” author=”Marianna Sansone” pubdate=”2014-01-10″ ]La fantasia e la creatività possono fare molte cose, possono regalare un cappello alle donne malate di cancro (lo abbiamo visto nel progetto Ancora sono io), possono far spuntare curati giardini dove prima c’erano erbacce de degrado (è il caso del guerrilla gardening) e possono abbellire le città del mondo come nel caso dello Yarn Bombing di cui vi parlerò oggi.

Le foto di questo articolo le ho scattate io a Sydney e San Francisco durante il giro del mondo: 30annozero.

Lo yarn bombing è la pratica di bombardamento con installazioni di lana e cotone di cartelli stradali, ringhiere, ponti, tutto l’arredamento urbano delle città che solitamente è grigio, si ripete sempre uguale ed è soggetto a vandalismi. Invece ci sono persone che armate della loro fantasia e di colori in gomitoli di lana creano dei rivestimenti o degli abbellimenti per le città: ecco che  un segnale stradale su una delle tante strade in pendenza di San Francisco diventa un’opera d’arte come in queste foto.

Anche nella bella città australiana, Sydney, famosa per l’Opera House ho trovato delle opere di Yarn Bombing. Precisamente c’erano dei cartelloni stradali cperti con un lavoro in lana bianco e azzurro che potete vedere qui nella gallery. In questo caso c’era anche un cartellino con il nome dell’artista. Perché lo yarn bombing, le opere di uncinetto e lana fatte per abbellire le città e rispondere al degrado urbano vanno bene anche come canale pubblicitario.

Non solo all’esterno, lo yarn bombing possiamo trovarlo sempre di più anche in Italia, in Emilia-Romagna (Cesenatico) ma anche in Toscana (Pistoia) e Lombardia (Monza). Viene chiamato anche “street art all’uncinetto” ma anche Yarn bombing, yarnbombing, yarn storming, guerrilla knitting, kniffiti, urban knitting e graffiti knitting.

A volte capita che vengano “vestite” statue o monumenti. Sono però installazioni temporanee e senza alcun danno per i nostri storici monumenti che sono sempre da valorizzare e tutelare.

La storia dello yarn bombing

Lo Yarn Bombing nasce in America, in texas da un gruppo di donne. Il “movimento” dello yarn bombing e della risposta stile street art al degrado delle città viene attribuito a Magda Sayeg, da Houston, che nel 2005 ebbe la primissima idea, rivoluzionaria come tutte le idee semplici: coprire la maniglia della porta del suo negozio con un decoro fatto a mano con l’uncinetto e il filo.

Lo yarn bombing è un movimento pacifico, pulito, al femminile, colorato. Del resto le donne sono sempre decisive nel tessere comunità e reti di aiuto fra le persone. In questo caso fra persone e spazio urbano.