Al bando il piombo nella caccia e la cattura dei cetacei

Dal 4 al 9 novembre a Quito, in Ecuador, si è tenuta l’11esima Conferenza delle parti (COP11) della Convenzione per le specie migratrici (CMS). Tra i vari provvedimenti concordati ci sono due risultati straordinari che coinvolgono tutti i 120 Paesi membri. Al bando: l’uso del piombo nella caccia e la cattura dei cetacei per scopi commerciali.

Ad oggi il piombo è vietato per vernici, giocattoli e carburanti e solo parzialmente per le munizioni, il cui divieto riguarda solo l’uso nelle zone umide. Con la risoluzione di Quito le munizioni dovranno essere sostituite con altre leghe atossiche. Pur non essendo una completa vittoria per gli animali, c’è soddisfazione per il presidente della Lipu-BirdLife Italia Fulvio Mamone Capria: «Un risultato straordinario, che la Lipu ha sostenuto in ogni modo, con lettere, pressioni, documenti, rivolti tanto alle autorità italiane quanto alla Commissione europea e che farà bene agli uccelli migratori, alla natura e agli esseri umani». Non mancano, però, le polemiche dal mondo venatorio che contesta il provvedimento e pare voglia ridiscutere i termini.
E’ opportuno precisare che né gli animali né l’ambiente (e di conseguenza l’uomo) saranno tutelati finché nell’agricoltura convenzionale non verrà vietato l’utilizzo di sostanze chimiche tossiche.

Notizie importanti anche per i cetacei. Sarà vietata la cattura in natura e l’importazione di delfini, orche e balene destinati alla cattività e per gli spettacoli nei parchi acquatici. Per Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’ENPA, questa risoluzione «rappresenta una svolta, anche perché, in tale circostanza, a prendere posizione contro la cattività è lo stesso mondo scientifico. Ecco perché l’Enpa chiede oggi al Governo italiano di recepire immediatamente la risoluzione nel nostro ordinamento giuridico».

Gli Stati membri avranno comunque tempo fino al 2017 per adeguare le loro legislazioni.

Foto: Alessio Mesiano