Italia sempre più verde: dilagano gli orti urbani

Si prende un adeguato appezzamento di terra, si trovano un bel po’ di persone volenterose, si aggiunge un po’ di impegno e infine si dosa una manciata di semi pronti da far crescere: ecco la ricetta per creare gli orti urbani.

In Italia sono sempre di più. Da nord a sud più di 18 milioni di orti sono nati nei nostri comuni. Un’ iniziativa davvero dilagante che ha portato indubbi vantaggi nella vita delle nostre città.
All’inizio i Comuni affidavano questi piccoli appezzamenti di terra soprattutto ai pensionati, anche per aiutarli al proprio sostentamento, ma ora sono sempre di più i giovani che fanno richiesta per ottenere un piccolo orticello.
Gli orti infatti non danno semplicemente la possibilità di ottenere frutta e verdura, ma rappresentano anche un luogo di incontro, di coesione sociale e di educazione per i più piccoli.

Al giorno d’oggi infatti molti bambini, soprattutto quelli che vivono in città, non sanno distinguere una zucchina da un cetriolo, non hanno mai sentito la sensazione della terra tra le mani e sono convinti che il latte sia prodotto dal supermercato. Come possiamo pensare che le generazioni future abbiano rispetto per il cibo  se non siamo noi, per primi, ad insegnarglielo? Ecco che da questo punto di vista gli orti comunali ci vengono in aiuto. Molti sono affidati ad asili e scuole così anche i bambini possono diventare piccoli agricoltori e capire quanto è importante quello che mangiamo: quanto tempo e quanta fatica occorre per far crescere anche solo una piccola piantina.
images (1)    Si incoraggia finalmente anche in Italia uno stile di vita più verde, più sostenibile; si può incentivare il valore dell’agricoltura biologica e del lavoro all’aria aperta. Anche in città ci può essere un pezzettino di    verde.

Creare questi piccoli angoli di agricoltura nei nostri paesi non è sempre facile. Bisogna trovare un appezzamento di terra adeguato, che sia raggiungibile anche a piedi, che sia abbastanza grande e che soprattutto sia   fertile. E’ necessario poi reperire i fondi (che nei nostri comuni scarseggiano sempre) per creare recinti, impianti idrici e per fornire le attrezzature. Se si trovano le persone giuste però questo problema può essere     eliminato: i volontari possono occuparsi di recintare e di preparare il terreno all’agricoltura e, ai partecipanti può essere chiesta una quota associativa, ovviamente minima, così da ridurre il più possibile le spese.

Ci vuole impegno e tempo per creare queste piccole oasi di sostenibilità, ma se ci si riesce i vantaggi di questa iniziativa sono infiniti!