Festival dell’Acqua di Milano: dissetare il mondo.

Dal 5 al 9 ottobre, presso il Castello Sforzesco di Milano, prenderà vita la terza edizione del Festival dell’Acqua organizzato da Utilitalia, allestendo in città cinque giornate fitte di momenti di confronto di varia natura attorno alla questione dell’oro blu.

L’acqua non è equa“, introduce Mauro D’Ascenzi, presidente di Utilitalia, “dissetare il mondo significa parlare dell’ingiustizia insita nella natura dell’acqua e nella sua gestione“, puntare i riflettori sulle problematiche che affiorano dalla tutela, la distribuzione e il corretto utilizzo dell’acqua in Italia e nel mondo adottando un approccio interdisciplinare.

Con più di cinquanta appuntamenti e duecento relatori il Festival vuole raccontare la realtà dell’acqua a 360 gradi, proponendo un intreccio di linguaggi e ambiti differenti grazie ai quali si realizzerà un’esperienza conoscitiva completa. Dall’arte all’innovazione tecnologica, dai concerti ai seminari l’intento è rendere l’evento tridimensionale e percorribile da tutta la popolazione al fine di “spostare i saperi dove servono“, come dice Davide Corritore, presidente di MM. “Si sposta il sapere dove serve per far arrivare l’acqua dove manca“.

Ci aspetta un programma ricco di appuntamenti su nutrizione, sostenibilità, equilibrio mondiale e gestione nazionale del sistema idrico e se ne parlerà sotto le più diverse forme.

L’arte può parlare, ricordare la sacralità dell’acqua e collegare i temi del festival al linguaggio popolare“, Monica Maimone, fondatrice dello Studio Festi si esprime sulla presenza fondamentale dell’arte e anticipa lo “Il poema del Quarto Elemento“, spettacolo programmato per il 6 ottobre ispirato ai versi di Jorge Luis Borges. Tra le mostre già in corso integrate nella manifestazione vi sono “Acqua shock” e “Terra d’acqua, terra di Risaia“, consigliatissime per stemperare l’attesa dell’apertura ufficiale del Festival.

È importante che il festival abbia luogo nel 2015 in un luogo simbolico-collettivo come il Castello Sforzesco; se così non fosse stato, per Filippo Del Corno, assessore alla cultura del comune di Milano, il Festival non avrebbe avuto la stessa resa. Siamo di fronte ad una sfida per Milano: “dobbiamo raccogliere il 2015 come punto di partenza per una nuova identità in continua riflessione ed elaborazione di progetti per rispondere a grandi problematiche, non come un punto di arrivo”.

Affianco al “nutrire il pianeta” di EXPO, con cui il festival collabora da due anni, abbiamo “dissetare il mondo”. Due occasioni per riflettere, tappe di un percorso che a pochi giorni dalla chiusura del Festival dell’acqua prevederà la firma del Milan Urban Food Policy Pact.

Alcuni appuntamenti del programma

Lunedì 5 ottobre sarà avviato ufficialmente il Festival con l’incontro “Acqua per lo sviluppo del pianeta, la governance globale“, inaugurando una giornata dedicata ai progetti di cooperazione internazionale per i paesi in via di sviluppo. Altresì sarà la giornata dell’acqua nello spazio, con appuntameti dedicati alla ricerca dell’acqua nel sistema solare in compagnia di Massimo Gramellini e Leopoldo Benacchio.

Martedì 6 ottobre si tratterà della politica dell’acqua in Europa e della regolazione del servizio idrico in aree critiche. Nel pomeriggio Philippe Daverio, partendo da riflessioni offerte da Water design, descriverà il ruolo dell’acqua nello sviluppo della città; un evento che si articolerà nei cortili del castello con contenuti e istallazioni.

Mercoledì 7 ottobre il tema si parlerà dell’acqua nel nostro Paese, sul quale si confronteranno rappresentanti del governo e delle istituzioni. Nel pomeriggio avranno luogo degli interventi incentrati sull’analisi del dissesto idrico ed emergenze sul territorio.

Giovedì 8 ottobre il filosofo della scienza Giulio Giorello racconterà la figura di Leonardo Da Vinci in rapporto all’acqua e la città di Milano. Nella stessa giornata si tratterà anche di case e chioschi dell’acqua, un’innovazione sociale e culturale.

Infine, venerdì 9 ottobre sarà dedicato da una parte al legame tra acqua ed energia e dall’altra alla sostenibilità economica del servizio e le scelte politiche degli enti locali.

Qui il programma completo.