Una pianta che da sempre mi affascina e nello stesso tempo confesso mi confonde è l’Aloe. Questa pianta ormai è assodato che ha innumerevoli proprietà e benefici per la pelle, l’ambiente e l’organismo in generale. Ciò che però spesso confonde è capire quale tipo di aloe sia quella che veramente possiede questi benefici.
Confrontando diversi articoli sul web ho finalmente le idee più chiare.
Si conoscono circa 350 specie di Aloe e di queste, 125 sono distribuite nel Sudafrica; tra tutte, quella più usata in fitoterapia è l’Aloe vera. L’etimologia del nome Aloe deriva dal greco e significa sale quindi… mare: in effetti sono delle piante che hanno come habitat ideale le zone di mare; è probabile che il nome della pianta possa discendere dal termine arabo che significa amaro, alludendo al succo della pianta in effetti molto amaro. La caratteristica principale di questa pianta è di avere le foglie carnose, ossia racchiudono al loro interno un gel dalle straordinarie proprietà.
L’Aloe Vera è conosciuta da secoli per le sue proprietà medicinali ed è curioso il fatto che la ricerca moderna abbia confermato la validità di quello che già si faceva più di mille anni fa.
L’ Aloe Vera o Aloe Barbadensis Appartiene alla famiglia delle Aloaceae ed è quella che fino ad ora pensavo fosse l’unica con proprietà, in verità ho scoperto che viene usata nella produzione industriale solo perché avendo foglie più grandi c’è maggiore resa nella fase di produzione e di questa la parte esterna delle foglie non è commestibile. L’aloe vera possiede anche spine ai lati delle foglie, quest’ultima fiorisce in primavera, il fiore è di colore giallo e ha scarsa produzione di talee, quindi in vaso troviamo un’unica pianta.
L’aloe arborescens invece fiorisce in inverno, il fiore è di colore rosso/arancio, è quella più comune anche se ha le foglie più piccole. Di questa si può usare la foglia interamente in quanto la pelle è più sottile ed è commestibile, le foglie contengono meno meno acqua quindi è stato scentificamente provato che il suo gel è più concentrato e ricco di proprietà.
Una cosa che accomuna entrambe è che per la raccolta delle foglie da cui estrarre il gel le piante devono avere una età minima di tre anni.
Infatti tale succo contiene 200 composti attivi e oltre 75 nutrienti tra cui:
- 20 minerali, inclusi calcio, cromo, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, sodio, zinco.
- 18 amminoacidi sui 20 necessari all’uomo
- 12 vitamine, incluse A, C, D, E e il gruppo B
- enzimi, necessari a tutti i processi vitali
- saccaridi , saponine e steroli vegetali
Tutti questi elementi rendono l’Aloe una sorta di “guaritore naturale” utilizzato già dai popoli dell’antichità tra cui Egiziani, Assiri, Indiani, ecc.
l’Aloe è veramente una painta usata da sempre per cui anche molto studiata giusto come esempio esemplificativo vi lascio un link per approfondimenti, ma spero presto di potervene parlare nuovamente.
Controindicazioni
Come tutte le piante con proprietà medicinali, bisogna fare attenzione e chiedere ad esperti, specie se si assumono farmaci o si hanno malattie pregresse.
Per godere appieno delle proprietà di questa pianta occorre moderazione : un sovradosaggio di aloe può portare a disidratazione, spasmi allo stomaco e crampi intestinali. Pertanto è sconsigliato un utilizzo a lungo termine, è preferibile fare dei cicli di trattamento.
L’aloe non deve essere utilizzata da bambini al di sotto dei 12 anni e da donne in gravidanza e allattamento, ma anche durante il ciclo mestruale. Inoltre l’aloe può interagire con farmaci diuretici, cardiotonici, antiglicemici, antiaritmici e cortisonici.
Ci sarebbe tanto altro da dire ma per ora mi fermo e vi suggerisco vivamente di visto che oltre ad essere un alleato per la saluute è anche molto bella e semplice da coltivare di farvi regaalre, reglarvi o come amo fare io trovare qualcuno che la possiede in giardino e barattare o scambiare con piante o altro.
Buon Verde a tutti 🙂
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