vendemmia

Settembre tempo di vendemmia!

Avete mai provato a fare un giro nelle campagne italiane nel periodo che va da settembre alla fine di ottobre?
Fatelo! Scegliete un comune a caso, magari in cui avete letto che si produce dell’ottimo vino, andate e passeggiate per i piccoli centri, perdetevi nelle strade di campagna -possibilmente in un giorno settimanale ( perché la domenica anche la campagna si riposa)-  e osservate, annusate. E’ il periodo più laborioso dell’anno, noterete centinaia di camion, trattori, carri andare su e giù per le strade stracarichi di succosa e profumatissima uva.
Piccole api operaie che lavorano instancabilmente,  impegnati, affaticati, parlare di acidità, succosità, osservare il sole e il meteo per essere sicuri che le condizioni meteorologiche siano favorevoli, si perché questo è il magico momento della vendemmia.

Il rituale della vendemmia da sempre porta con sé un grande fascino, oltre che un valore storico e antropologico. Si tratta di un vero e proprio “evento” annuale di lavoro e condivisione sociale nel territorio. Per i contadini è il momento in cui maggior intensità di lavoro, ma è anche il momento di osservare se tutti gli sforzi fatti durante tutto l’anno hanno permesso la produzione delle uve. Un rituale che si perde nella notte dei tempi ma che culmina con nella produzione del mosto e poi dell’apertura della festa con il vino novello.

Per vendemmia si intende letteralmente la raccolta delle uve per il vino; in Italia i periodi in cui si effettua la vendemmia sono  tre: agosto-settembre, settembre-ottobre, ottobre-novembre per i vini passiti. La scelta del momento della raccolta avviene quando gli acini hanno raggiunto il grado di maturazione desiderato o più precisamente la maturità fenolica cioè quando gli aromi  iniziano ad essere presenti nell’uva. Questo vuol dire che le tre parti che compongono l’acino, buccia, polpa e vinacciolo hanno raggiunto la maturità completa non solo di valori analitici, quali grado zuccherino e acidità, ma anche di espressione sensoriale. Il periodo di raccolta, tuttavia, può dipendere da diversi fattori: condizioni climatiche, zona di produzione, tipo di uva o tipo di vino che si vuole ottenere.

Il momento della vendemmia e quindi della raccolta delle uve avviene oggi in due modi.
Raccolta manuale  svolta cioè a mano dagli operatori che può essere fatta con l’aiuto di carrelli, o contenitori e cassette, è maggiormente indicata per piccoli quantitativi di uva, o per uve dalla buccia molto delicata come quelle per la realizzazione degli spumanti metodo classico.

La raccolta meccanica avviene attraverso macchine vendemmiatrici che scuoto prima in verticale e poi in orizzontale l’alberello. In questo modo ovviamente il processo diventa più rapido, efficiente e grazie a macchinari sempre più precisi ad un livello di attenzione e cura molto simile a quello manuale.

Si parla anche di vendemmia scalare quando le uve di una stessa vigna e sulle stesse viti vengono raccolte in momenti successivi, a seconda della maturazione dei singoli grappoli, e di vendemmia selettiva quando la raccolta è frutto di una individuazione dei diversi terrori aziendali e di vigneto e quindi a seconda della maturazione delle uve. Questo tipo si raccolta predilige la selezione manuale delle uve.

Il momento della raccolta dei grappoli avviene secondo regole precise a cui i contadini sono ben attenti. Si evita di raccogliere l’uva bagnata perché l’acqua potrebbe inacidire le uve e compromettere il mosto, sempre per la deperibilità non si effettua mai la raccolta nelle ore più calde della giornata. I contenitori per la raccolta non sono mai troppo capienti per evitare schiacciamenti e portati a luogo di vinificazione il più velocemente possibile.

Un anno da ricordare!

Secondo l’Associazione Nazionale Enologia, ma anche dalle voci dei contadini, questo potrebbe essere per la produzione vinicola italiana un anno da grandi millesimi. Secondo le stime infatti la produzione vinicola del 2016 dovrebbe essere con un +5% rispetto al 2015 e con un livello di qualità altissimo. Difatti l’inverno non troppo rigido, l’estate fresca ma soleggiata averebbe permesso una perfetta maturazione degli acini di uva potendo regalare una qualità vinicola eccellente.

Queste per adesso però sono soltanto le stime, molto ovviamente dipenderà dalle condizioni meteo dei prossimi giorni che aiuterà il lavoro dei contadini.

E allora godiamoci un buon bicchiere di vino italiano ed evviva la vendemmia!