Manna dal cielo? E invece no

Nel libro dell’Esodo è descritta come una sostanza commestibile fine e leggera che Dio donò agli israeliti in fuga dall’Egitto durante la traversata del deserto. Ma cos’è la “manna”?

E’ proprio così che si chiama, Manna, la linfa estratta da alcune varietà di frassino.

estrazione della manna
estrazione della manna

La coltivazione e l’estrazione furono introdotte probabilmente dal medioriente durante la dominazione araba.

Un tempo era comune in tutto il mediterraneo, fino agli anni 50 era alla base dell’economia delle zone in cui veniva coltivata, oggi sopravvive solo in alcune aree della Sicilia  più  precisamente nei comuni di Castelbuono e Pollina nell’area metropolitana di Palermo.

E’ un prodotto tipico siciliano ed un presidio slow food con un preciso disciplinare di produzione, redatto dagli stessi Frassicoltori.

Usi e proprietà:

Viene usata in pasticceria, famoso è il panettone alla mana, come dolcificantre dai diabetici in quanto non influisce sulla glicemia e nelle diete ipocaloriche, in oltre è un ottimo rimedio naturale in quanto aiuta a regolare le funzioni intestinali ed ha una doppia azione fluidificante ed espettorante sul catarro e sedativa della tosse.

Tra storia, economia e gastronomia:

L’antico mestiere dello “ntaccaluòru” fa parte del patrimonio culturale della Sicilia terra ricchissima di storia e tradizioni. Per produrre la qualità più pregiata i coltivatori incidono il fusto delle piante pronte all’estrazione e dalla “ntacca” lentamente inizia a sgorgare la linfa che si solidifica intorno ad un filo di nylon.

cannolicchi
simile ad una stalattite, la manna cannolo è la più pregiata

Il risultato sono i “cannolicchi”, La prima incisione viene fatta dopo la metà luglio, che è il periodo in cui la qualità della manna è migliore, Il succo che all’inizio non è affatto dolce ed ha colore ceruleo a contatto con l’aria diventa bianco, dolce e profumato, un regalo davvero meraviglioso dalla natura per chi sa coglierne il frutto.