Slow Tourism, cosa è e perché scegliere Badolato

Qualche anno fa ho scritto un piccolo saggio dal titolo Fermi tutti! (o almeno rallentate), l’intento era quello di cercare di godersi i momenti della vita pur consapevole del fatto che tutti siamo spinti a corre dietro le scadenze e le necessità, i desideri e gli affetti. Insomma consapevole del fatto che la risorsa più importante che non abbiamo è il tempo. Io stessa faccio uno sforzo continuo nel ricordarmi che “l’importante non è la meta ma quello che incontri lungo la strada” come diceva il giornalista Enzo Baldoni. Quindi una vacanza slow, quella dove i ritmi sono lenti, i percorsi da fare a piedi, puoi perderti a sorseggiare vino e raccontarti a sconosciuti, è uno dei regali che possiamo farci. Decisamente.

E questa vacanza lenta, questo assaggio di slow tourism l’ho avuto a Badolato, un antico borgo a 250 metri sul livello del mare a Pasqua. Se state cercando sulla mappa Badolato la trovate in Calabria vicino Catanzaro, ha montagne verdissime, il mare (siamo sulla Costa Ionica), l’antico borgo tenuto benissimo, prodotti enogastronomici notevoli, radicate tradizioni popolari e una popolazione particolarissima che gli da uno sguardo sul futuro diretto.

Negli anni ’70 il piccolo Borgo di Badolato era abbandonato e svuotato, così come provocazione venne messo in vendita per accendere i riflettori sullo spopolamento di un luogo ricco di potenziale. E ancora negli anni ’90 tornò a occupare le pagine dei giornali perché fra i pochissimi ad accogliere i rifugiati, su questo Wim Wenders ci ha fatto anche un cortometraggio: “Il Volo”.

Oggi a Badolato ritroviamo un tessuto sociale denso fatto di calabresi legati al loro territorio pronti ad aprire i “catoji”, le cantine e offrire vino, salumi e formaggi; una quota sempre più grande di persone provenienti dal Nord Europa che si ritirano qui su queste montagne affacciate sul mare e si godono la vita in antiche case ristrutturate, un numero consistente di rifugiati che qui hanno trovato casa con figli nati in questo borgo.

Un mix che non avrebbe funzionato neanche sulla carta, vive in armonia in un pezzo di Calabria che Riviera e Borgo degli Angeli sta provando a far conoscere ai viaggiatori. Badolato si raggiunge in bus anche da Roma con Troiano Bus e un servizio preciso e puntuale, ma anche in aereo su Lamezia Terme (da dove è attivo un sistema di transfer).

B&B e case vacanze fanno parte del sistema integrato Riviera e Borgo degli Angeli, noi siamo stati ospitati da Luigi al Santa Barbara.

Antichi Catoji come Catojo Spinetto diventano ristoranti attraendo chef da Parigi.

Cosa significa fare turismo sostenibile a Badolato lo spiega Guerino Nisticò di Riviera e Borgo degli Angeli in questa intervista

Sui prodotti tipici di Badolato invece la parola va lasciata a Luigi Staiano

Un borgo da scoprire in tutte le stagioni dell’anno, la Pasqua con celebrazioni che contano fino a 200 comparse, l’Estate con il salato e profondo Mar Ionio, l’Autunno con un appuntamento legato allo yoga, la vendemmia e la raccolta delle olive. Ogni momento è buono per fermarsi qualche giorno a Badolato, consultate il sito www.rivieradegliangeli.it per scoprire quello che fa al caso vostro.

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