Ma come è possibile?
Un concerto prevede grossi consumi di elettricità e di carburanti (per gli spostamenti di tutto il personale e dei materiali ma anche per le auto e tutti i mezzi usati dal pubblico per raggiungere il luogo dello show) e l’elettricità e i carburanti sono oggi tra i maggiori agenti inquinanti? E’ possibile grazie a un accordo stipulato tra Trident Management, produttore del SAFARI TOUR di Lorenzo “Jova” Cherubini , e ENEL, azienda che fornisce energia.
ENEL si impegna a calcolare la quantità di CO2 prodotta ad ogni data per poi compensare lo squilibrio attraverso specifici progetti di riforestazione all’interno della provincia che ha ospitato il concerto. Tutto questo sarà documentato per permettere a ognuno di verificare.Se verrete al concerto sappiate che l’inquinamento prodotto verrà ribilanciato attraverso questo progetto Zero CO2. E’ un passo verso l’uso sempre più diffuso di energie rinnovabili.
Se invece volete un racconto appassionato dello splendido concerto di Jova del 24 maggio al Palamaggiò di Caserta potete leggere qui e qui, e qui.
Una cosa importante che da spettatrice voglio sottolineare è il tributo alla città di Napoli. Nel mezzo del concerto Jova ha raggiunto il punto più centrale del palco, fra la folla, ha preso un foglietto ed ha cantato Terra Mia di Pino Daniele, come se quella in cui cantava fosse davvero la sua terra. Una battuta finale poi sulla situazione Campania anche perchè c’era uno striscione con la scritta in rosso “No alla discarica”: “voi vi aspettate che io vi dica qualcosa, io non vi dirà niente perchè per cambiare ci vuole passione e voi siete maestri in passione, non vi devo insegnare nulla“.
M.Sans.
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