Buona la Coca Cola! Ma quanto male fa?

E’ in assoluto la bevanda più richiesta. E’ fresca, ineguagliabile nel sapore, dolce, frizzante, e per alcuni è dissetante.

Prendo una bottiglia e ne osservo la “composizione”: acqua, zucchero, anidride carbonica, colorante E150 d, acidificante acido fosforico, aromi naturali, aroma caffeina.

La Coca Cola nasce nel 1886 ad Atlanta inizialmente come rimedio per il mal di testa; oggi è disponibile ovunque, ed è diventata la bevanda per eccellenza nei fast-food.

Sia la Coca Cola che la Coca Cola Company nel tempo sono state oggetto di diverse critiche, per esempio rispetto all’uso di lattine di alluminio e bottiglie di plastica, o per il mancato rispetto di norme igieniche nelle fasi produttive.

Non meno gravi le accuse di danni alla salute;  prima di tutto, a causa  delle dosi elevate di zuccheri e caffeina, la “Coca” è una bevanda estremamente calorica ed eccitante. Nella versione “light” viene utilizzato “l’aspartame”, un dolcificante che rilascia “fenilalanina”, sostanza valutata come potenzialmente cancerogena. Inoltre, in soggetti con difficoltà a metabolizzare la fenilalanina  (affetti da fenilchetonuria), l’accumulo nell’organismo potrebbe determinare problemi neurologici.

Ulteriori problemi derivano da una forte concentrazione di acido fosforico che conferirebbe alla Coca Cola il carattere corrosivo e comprometterebbe l’assorbimento di molte sostanze importanti, come il calcio.

Per fortuna, in commercio ci sarebbero già delle gustose alternative bio.

Aspettiamo i suggerimenti dei nostri lettori.