Mangia Bio che ti passa

L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale per la nostra salute e, come l’acqua e l’aria, è essenziale per il mantenimento dell’equilibrio di ogni organismo.

Numerosi sono oggi gli studi che cercano di far luce sulle conseguenze derivanti dal consumo di “sostanze insalubri”, che possono arrecare danni di due tipi:

  • acuti, se si presentano nel breve termine, come una tossinfezione alimentare;
  • cronici, se dovuti alla presenza di sostanze tossiche che, essendo in piccole dosi, non hanno un effetto immediato ma generano nel tempo delle patologie gravi.

L’alimentazione bio nasce dall’esigenza di prodotti più sani e naturali, che garantiscano alta qualità nutrizionale e rispetto per uomo e ambiente.

La prima grande differenza rispetto ai cibi “convenzionali” è nelle colture:  per il trattamento dei campi bio vengono infatti impiegate tecniche agronomiche rispettose dell’equilibrio ambientale, come l’uso esclusivo di sostanze (letame, compost, sostanze minerali) e metodi naturali per difendere il raccolto.

L’assenza di additivi chimici, quali coloranti e conservanti, è il secondo imperativo della filosofia eco-bio.

Inoltre, l’impiego di organismi manipolati geneticamente è assolutamente ripudiato.

E, non meno importante, pare che i cibi coltivati secondo natura mantengano giovani e belli, tanto che molte celebrities li portano regolarmente in tavola. Laura di Renzo, docente di Nutrizione all’Università Tor Vergata di Roma, li descrive così: “più ricchi di antiossidanti di quelli convenzionali, aumentano del 20 per cento la capacità dell’organismo di combattere i radicali liberi, responsabili di danni cellulari e invecchiamento precoce. Bastano 14 giorni per vedere gli effetti”.

Ma, come riconoscere gli alimenti davvero bio quando facciamo la spesa?

Presto, su econote.it .