E il nucleare si fuse con la pizzica salentina

Conclusa la terza edizione del Festival dell’Energia, tenutosi a Lecce, sono tante le voci che esaltano il successo dell’iniziativa. Sia in termini di numeri che di contenuti, i giornali hanno parlato dell’incontro anche come una occasione propizia per il confronto tra cittadini ed istituzioni sul tema dell’energia. Uno spazio di dialogo per sfatare diffidenze e luoghi comuni.

Per Pierpaolo Spada, giornalista de Il Paese Nuovo, quotidiano di Lecce e de Salento, il Festival è stato invece un vero flop. Molti dei politici invitati hanno snobbato l’iniziativa. Luca Iezzi, giornalista di Repubblica, ha presentato il suo libro: “Nucleare? Sì, grazie”. Testo decisamente ottimista sul nucleare, che si occupa anche del modo migliore per comunicare questo messaggio alla popolazione: tecniche per veicolare il consenso all’installazione di centrali nucleari sul territorio, magari proprio quello leccese. Una di queste tecniche potrebbe consistere nell’associare il nucleare e le sue tecnologie a particolarità locali, questo avranno pensato gli organizzatori della serata (l’Airis in collaborazione con Assoelettrica e Federutility) quando hanno chiamato sul palco un gruppo folk. Il suono sincopato della pizzica però, non coinvolge il pubblico che, invece, inizia a fischiare. Contestazione non certo rivolta ai suonatori ma quanto all’improbabile fusione, che sembra confermare ancora di più l’impressione sul tentativo di persuadere l’opinione pubblica sui vantaggi del nucleare.

L’obbiettivo sembra non essere stato raggiunto, almeno per questa volta.

Qui il video.