I lunghi tentacoli delle ecomafie

All’indomani del maxiblitz milanese contro la ‘ndrangheta, che ha portato all’arresto più di 300 persone, Sergio Cannavo’, vice presidente di Legambiente Lombardia, ha dichiarato: Così come già avevamo evidenziato nel nostro Rapporto Ecomafia 2010, i tentacoli della criminalità organizzata hanno stretto la Lombardia in una morsa che coinvolge tutti i settori, dal ciclo del cemento ai rifiuti, dagli appalti alla politica.

Il rapporto registra un aumento degli illeciti accertati ( 28.576 al momento dello studio rispetto ai 25.776 dell’anno scorso). Preoccupante sembra essere l’impennata delle irregolarità riguardanti il ciclo dei rifiuti (da 3.911 nel 2008 a 5.217 nel 2009). In calo le infrazioni che coinvolgono il ciclo del cemento (da 7.499 a 7.463) , mentre sarebbero aumentati i reati contro la fauna (+58%). A fronte della crisi economica, il giro di affari resta comunque stabile: 20,5 miliardi di euro. Un business che non risente della congiuntura, in merito Cannavo’ ha affermato: Bisogna evitare che nei ‘vuoti’ creati dalla crisi economica si inseriscano, con la complicità di imprenditori e ‘colletti bianchi’ lombardi, le cosche e la criminalità organizzata.

Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, ha sostenuto che gli affari delle ecomafie rappresentano una minaccia per il futuro del nostro paese, sottraendo risorse all’economia legale e condannandolo all’arretratezza.

Il calcestruzzo depotenziato rappresenta un altro capitolo inquietante del rapporto. Strutture come, scuole, viadotti, ponti, commissariati, centri commerciali, case, gallerie e ferrovie, sarebbero a rischio crolli a causa della pessima qualità dei materiali. Ad essere incriminate in questo caso sarebbero le “ricette di produzione” del calcestruzzo, le indagini in corso riguardano gli aeroporti di Palermo e Trapani, il porto turistico di Balestrate, il lungomare di Mazara del Vallo, l’ Ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento, perfino per il Commissariato di Polizia di Catelvetrano (Tp).

Non dimentichiamo che le azioni di contrasto a questi tipo di attività criminali, potrebbero subire un netto arresto con l’introduzione del ddl sulle intercettazioni. Un lavoro, quello della lotta alle ecomafie, che ha bisogno di strumenti sempre più incisivi ma soprattutto di sostegno e riconoscimento governativo.