L’albergo spazzatura di Ha Schult

Una notissima canzone estiva di Mina del 1963 recita così: stessa spiaggia stesso mare”… eh si quando si pensa alle vacanze, specialmente nel mese di Agosto,  è la prima cosa che viene in mente!

Ma nel 1963 certamente la situazione delle nostre spiagge era molto diversa da oggi, prese all’assalto da costruzioni, stabilimenti balneari, chioschi, rimessaggi barche, poche sono ormai le spiagge libere e, purtroppo, mai del tutto pulite!

Giugno scorso con un’iniziativa un po’ bizzarra è nato un progetto per sensibilizzare il buon mantenimento e rispetto delle spiagge e del patrimonio marino.

L’iniziativa è stata proposta dalla birra Corona Extra, che considera da sempre le spiagge come un luogo naturale e prezioso che va salvaguardato. Per questo la compagnia si è impegnata a recuperare almeno una spiaggia europea all’anno.  Ha collaborato a questo progetto anche la Foundation for Environmental Education (FEE), insieme con il Programma Bandiera Blu per la protezione e il miglioramento dei mari e delle coste. L’anno scorso, Corona Save the Beach (www.coronasavethebeach.org), ha lanciato un’inchiesta a livello europeo per identificare le abitudini sulle spiagge. Da questo studio è emerso che i rifiuti abbandonati sono la maggiore fonte di inquinamento delle nostre spiagge.

Durante la settimana della Giornata Internazionale della Terra (5 giugno 2010), la birra Corona Extra ha lanciato un’originale campagna che prevedeva, come evento principale, la realizzazione di un albergo costruito con rifiuti che è stato installato per 3 giorni a Roma.

Il Corona Save the Beach Hotel è stato costruito con rifiuti, parte dei quali sono stati raccolti su alcune spiagge europee, tra le quali anche l’Italia. Una costruzione di due piani in grado di ospitare fino a 10 persone a notte.

L’hotel rappresenta ciò che potrebbe succedere alle nostre spiagge se continueremo a non rispettarle. L’importanza di questo progetto è racchiusa in ciò che l’hotel simboleggia: i danni che produciamo ai nostri mari e alle nostre coste; internamente e esternamente l’hotel non presentava un ‘look’ particolarmente glamour,  inoltre, non doveva avere né acqua né elettricità, e nessun confort, (questi ultimi aspetti non sono stati rispettati dalla Compagnia Corona);

Corona Extra ha scelto l’artista tedesco HA Schult (www.haschult.de) per il progetto Corona Save the Beach Hotel, uno dei maggiori esponenti della scena artistica mondiale e tra i primi ad affrontare il tema degli squilibri ecologici. Sin dal 1960, lavora alla produzione di opere d’arte che prevedono l’utilizzo di rifiuti e materiale di riciclo. HA Schult è conosciuto in particolare per Trash Men, gigantesca installazione con mille sculture a sembianze umane, costruite utilizzando rifiuti e materiali di scarto non organico. Queste sculture sono state installate in luoghi-simbolo come la Grande Muraglia Cinese, le Piramidi di Giza e la Piazza Rossa a Mosca.

Viviamo in un epoca di enorme produzione di rifiuti, produciamo tonnellate di spazzatura e questo è ciò in cui rischiamo di trasformarci. E’ veramente questo quel che vogliamo per la nostra Terra?”, chiede Schult.