Dialogo tra Architettura e Natura: Zara e il suo lungo mare

Oggi all’architetto viene richiesto di dare nuove risposte alle priorità dell’uomo nell’utilizzo dello spazio e alla sua esigenza di un più equilibrato rapporto spazio – natura.

Un esempio che risponde a tale “esigenza”  è lo spazio pubblico urbano realizzato dall’architetto Nikola Basic, avvalendosi di un’interpretazione ludica – immateriale nella sua sostanza – di elementi naturali: onde marine ed energia solare, fusi in uno spettacolo sempre nuovo di suoni e immagini.

Questo spazio cittadino a margine del nucleo storico urbano, del tutto passivo prima del suo intervento, di colpo è diventato un luogo di comunicazione, di aggregazione, di meditazione quotidiana, un posto chiave per l’identità urbana, nonché immancabile meta di visitatori che giungono a Zara, importante centro urbano dell’Adriatico che conserva testimonianze delle civiltà che vanno dall’antichità, toccano le radici della storia croata, e giungono ai giorni nostri.

Sul lungo mare di Zara la luce e il suono del mare giocano un ruolo importante:

Il Padiglione della Croazia situato nelle Artiglierie dell’Arsenale, presenta due installazioni urbane: “Organo Marino” e “Saluto al Sole” dell’architetto Nikola Basic, costruite nel periodo 2004/08 sul lungomare di Zara, città costiera in Dalmazia.

Organo Marino_La natura compone musica:

L’Organo Marino prende la forma di una scalinata che porta al mare, inducendo le persone a cambiare il loro modo di camminare, a fermarsi e scendere verso il mare.

Sotto la scalinata di pietra, divisa in sette sezioni, ognuna di 10 m di lunghezza (70 m in totale), ci sono 35 tubi in polietilene di diverse lunghezze, diametro e inclinazione, allo scopo di consentire il passaggio  dell’area e dell’acqua e produrre un suono diverso a seconda delle condizioni del vento e del mare.

I tubi sono raggruppati in 5 note diverse per un totale di 35 toni, in ogni tubo è istallata una canna d’organo. Alla base della riva i tubi hanno un diametro di 32 cm, quello è il posto dove entra l’onda, quando l’onda spinge l’aria nel posto dove il tubo si restringe (e ha un diametro minore) l’area diventa più veloce e questa accelerazione produce un suono articolato nel corridoio di risonanza, cioè lì dove sono montate le canne dell’organo, sotto i piedi dei passanti.

Sono stati utilizzati  materiali poco degradabili e adatti a condurre il suono, calcestruzzo e pietra locale per la struttura, polietilene per i tubi e acciaio inox per le canne dell’organo.

Inoltre anche le sedute che cingono  le aiole alberate non sono altro che elementi che ricordano i tasti di un organo!!

Video:

Saluto al Sole:
Il Saluto al Sole è una superficie vetrata circolare di 22 m di diametro, situata nel marciapiede di lungomare e su di essa si può camminare.

La superficie è dotata di pannelli fotovoltaici e una rete di punti luce sottostanti che creano un display di 10.000 piccole lampadine.

Il cambio d’intensità e di colore della luce di ognuna delle lampadine e indotto da un computer.  In realtà, questo è un impianto che può emanare la luce in tutte le sue sensazioni possibili, inviare messaggi, formare grafie, scrivere parole.

È possibile avvicinarsi fisicamente a questo spettacolo di luce dinamica, che ci porta in un ambiente immateriale con una sensazione di nuoto o spostamento del suolo sotto i piedi.

L’installazione accumula l’energia del sole e la trasforma in un gioco di luce. La stessa energia è utilizzata per l’illuminazione generale del lungomare e cosi farà il Saluto al Sole un dispositivo per la produzione di energia da fonti alternative.

Video:

Un posto magico dove ritrovarsi a meditare e sentirsi in stretto contatto con la natura!!

Io personalmente ho goduto dei più bei tramonti mai visti prima!!

Foto di Tania Talamo
Foto di Tania Talamo