La biodiversità del nostro pianta è a rischio. La FAO avverte del pericolo di estinzione di diverse specie di piante, con la conseguenza del rischio alimentare per tutta la popolazione mondiale. Nel ‘Rapporto sullo Stato delle Risorse Fitogenetiche per l’alimentazione e l’agricoltura’ , un dossier di 350 pagine, vengono trattati i vari aspetti della questione: dai cambiamenti climatici alla raccolta nelle banche genetiche. Jacques Diouf, direttore generale Fao, ha dichiarato: “La perdita di biodiversità avrà un notevole impatto sulla capacità dell’umanità di nutrirsi nel futuro, di nutrire i nove miliardi di esseri umani che abiteranno il pianeta per l’anno 2050, con i più poveri a essere i più colpiti”.
Toni cupi per una delle sfide più difficili per i sistemi agricoli mondiali, ma che comunque lasciano spiraglio per un miglioramento. Grazie alle informazioni genetiche contenute nelle varietà di colture, sarà possibile sviluppare nuove varietà resistenti al caldo, alle infestazioni e alle malattie. Gli sconvolgimenti climatici renderebbero questi provvedimenti sempre più necessari, soprattutto per i paesi emergenti nell’economia globale.
Secondo Diouf: “Incrementare l’impiego sostenibile della diversità delle piante potrebbe essere la chiave per affrontare le minacce alle risorse genetiche in agricoltura, in natura esistono migliaia di varietà selvatiche della stessa famiglia delle colture alimentari che ancora devono essere raccolte, studiate e documentate perchè racchiudono importanti segreti genetici che li mette in grado di resistere al caldo, alla siccità, alla salinità, alle inondazioni ed alle infestazioni”
Interventi che aumenterebbero la produttività agricola coinvolgendo maggiormente piccoli agricoltori, in modo tale da generare interesse e costruire le capacità necessarie per preservare ed utilizzare la biodiversita’ genetica ancora esistente.
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