SCETATE NAPULE’, CA L’ARIA E’ FETIDA

Parafrasando un verso famoso (“Scetate, Carulì, ca l’aria è doce”) di “Marechiare“, bellissima poesia di Salvatore di Giacomo, introduco questa lettera di Maria Carmen Villani, inviata ieri al quotidiano napoletano “Il Mattino” che, come Maria Carmen stessa mi scrive, “naturalmente non ha pubblicato la lettera ma solo degli stralci, trasformando, a mio modestissimo avviso, tutta l’iniziativa in un fattarello banale di esasperazione dei cittadini napoletani”.

Ma al contrario, non è un fatterello banale. Dopo tante promesse non mantenute, dal Governo di prima e di dopo, di sinistra e di destra, di sopra e di sotto, dalle giunte alternatesi in Campania e alla Provincia di Napoli, dinanzi ad un territorio inquinato dal malaffare tanto quanto dai rifiuti tossici, su cui indaga una magistratura ostracizzata, ecco con questa lettera un segno forte di presa di coscienza, di chiamata alle armi dialettiche, fattive, pragmatiche dei cittadini napoletani. La “Napoli bene” fatta di imprenditori, di professionisti, di casalinghe, di studenti , quella Napoli che era rimasta in disparte e che pareva dormiente, è chiamata a svegliarsi. Perché Napoli è al 99,9% BENE, e solo per l’0,1% MALE. Basta, adesso. Che il 99,9% si faccia sentire.

Chiunque volesse simbolicamente aggiungere il proprio nome alla lista di persone che hanno inviato la lettera al Mattino, ma che attraverso il giornale mirano a farsi ascoltare dalla Politica, lo può fare comemntando l’articolo.

Caro direttore,

mi presento.
mi chiamo Maria Carmen Villani e in qualità di giornalista pubblicista ho il piacere di collaborare saltuariamente, ma da nolti anni, alle pagine cittadine del gionale da Lei diretto.
Ma soprattutto in questo momento mi definisco una cittadina disperata e senza voce come tanti. Ecco perchè prego Lei di darmene.
Le scrivo perchè me lo hanno chiesto in tanti (molti di questi firmeranno in calce questa mia) disperati come me nel vedere una città che ha ormai raggiunto un degrado insopportabile per gli occhi e per il cuore.
Le scrivo perchè rappresento i tanti cittadini che lavorano, rispettano le leggi e pagano le tasse, ma la cui dignità è veramente messa a dura prova! I tanti cittadini che dopo le immagini terrificanti del 2008 , non hanno più smesso di informarsi, di approfondire, di interessarsi attivamente al problema mai risolto dei rifiuti che ancora una volta si è ripresentato, puntuale e per questo ancora più catastrofico! Si è scritto e detto tanto, sviscerando il problema da ogni angolazione possibile, su ogni giornale, in ogni programma televisivo cosiddetto filogovernativo e non.
Eppure nessuno ha mai scritto la cosa più reale , il punto di partenza fondamentale: Noi cittadini informati e disperati siamo pronti già da tempo! Siamo pronti ad una seria differenziata porta a porta, siamo pronti a diversificare l’Umido (qualcuno di noi già lo fa in proprio) siamo pronti a vedere le nostre strade cittadine libere da ingombranti e maleodoranti cassonetti stracolmi di “tal quale”.
Ci parlano di Inceneritori ( ma i tempi sono lunghi…), si insiste sulle discariche oramai stracolme di comuni tolleranti, o di nazioni che naturalmente a pagamento sono disposte a ricevere i nostri rifiuti, come la Spagna.
Per Noi cittadini informati e disperati la domanda dunque è corale: perchè dobbiamo pagare per lo smaltimento della nostra “monnezza”? Perchè al contrario i nostri rifiuti per altri diventano una risorsa ed un guadagno ?
Noi cittadini informati e disperati sappiamo che ci sono piani presentati al Comune, alla Provincia e alla Regione, da comitati, Assise cittadine e movimenti di cittadini comuni, per un riciclo dei rifiuti che prevede il totale recupero della materia, che per i Napoletani diventerebbe ricchezza ed opportunità di lavoro.
Noi cittadini informati e disperati sappiamo che la munnezza potrebbe essere una grande RISORSA, ma per tutta la comunità non per gli interessi di pochi !

Noi cittadini informati e disperati sappiamo cosa ci risponderebbero: per fare tutto questo  ci vogliono i soldi ! INFATTI.
Ma noi cittadini informati e disperati sappiamo che trasformare un ex impianto CDR in un impianto di selezione per l’avvio dei materiali al loro riciclo costa molto meno della costruzione di un  impianto del trattamento del percolato;
Noi cittadini informati e disperati sappiamo che si potrebbe mettere in funzione  in soli due mesi l’impianto di compostaggio dell’umido, già esistente tuttora occupato dalle ecoballe;
Noi cittadini informati e disperati  sappiamo che metterre a sistema l’impiantistica già esistente sul nostro territorio e molto più semplice e meno costoso che trovare spazio e soldi per realizzare nuovi impianti;
Noi cittadini informati e disperati sappiamo che l’obiezione è che la città è troppo grande e complessa per un corretto porta a porta e che il popolo Napoletano è anarchico ed indisciplinato;
Ma noi cittadini informati e disperati sappiamo che  si potrebbero coinvolgere le municipalità  frazionando così il territorio, e multare i trasgressori !
E infine Noi cittadini informati e disperati sappiamo che fin tanto non ci sarà una filiera di materiali per il recupero ed il riciclo corretto della materia, la nostra Monnezza continuerà ad essere la terra avvelenata con la quale ci stanno seppellendo, la terra avvelenata i cui prodotti mettiamo sulle nostre tavole, la terra avvelenata che appesta con il suo puzzo l’aria della nostra città.
Ecco perchè Noi cittadini informati e disperiati ci rivolgiamo a chi ci governa con queste semplici parole.
Voi Che vi siete detti con il popolo e fatti eleggere dal popolo non potete più ignorare la strada che il popolo Vi indica.


Maria Carmen Villani

Ileana della Corte          Imprenditrice

Carla della Corte            Imprenditrice

Nathalie Bosson            Casalinga

Egidio Ascenzio             Impiegato

Massimo de Clemente   Commesso

Simona Bassano di Tufillo  fumettista/teorico dell’arte

Maurizio Marinella       imprenditore
Maria Consiglio Visco Marigliano
Januaria Piromallo      giornalista
Maurizio Rodriguez      artista
Rosario Montieri           chirurgo estetico
Roberto Sansaverino    medico chirurgo
Alessio Visone                stilista
Alfonso Artiaco              gallerista
Luigi Russo                      imprenditore
Annalisa Mignogna      imprenditrice
Patrizio Rispo                  attore
Massimo De Clemente  commesso
Rossella Guerriero          casalinga
Fabrizia Rosa                   studentessa universitaria
Giacomo Rosa                  studente universitario
Gianni Panzera                notaio
Paola Coscia                     medico
Donato Rosa                     medico chirurgo
Simona Capasso               imprenditrice
Pasquale Sorrentino        imprenditore
Massimo Panzera             imprenditore
Chiara Borselli                  segretaria di produzione
Marco Cappelli                  musicista
Mariella Russo                  casalinga
Paola Genevois                  imprenditrice
Vincenzo Sposato              architetto
Dina Carola                         gallerista
Giuseppe De Rosa              oculista
Luigi Angrisani                  chirurgo
Paola Cozzi                          giornalista
Annamaria Panzera          scrittrice regista
Agata Pisano                       oncologa
Genni Castiglione               gallerista
Claudia Castiglione            casalinga
Donatella Cagnazzo           organizzatrice di eventi
Donatella Schisa                 casalinga
Lina Iadevaia                        avvocato
Giuseppe Fiordiliso              notaio
Toni Petruzzi                         imprenditore
Simona Cipriani                   casalinga
Marzia Carola                       corpo ballo S.Carlo
Cristina Ferraiuolo
Simona lanzillo
Gabriella Amodio
Gaia Alparone                          commercialista
Maurizio Molfini                     avvocato
Doriana Sarli                            veterinario
Emanuela D’Amore
Gennaro Bassano di Tufillo
Luciana Maria Luciano         pensionata