Gli italiani e la green economy

Cosa pensano gli italiani della green economy? Quali sono i benefici che potrebbe portare all’ambiente e alla società? Queste ed altre domande hanno ispirato l’Ipsos per la conduzione di un sondaggio, i cui risultati sembrano essere incoraggianti. Tre italiani su quattro ritengono che l’ambiente sia un’opportunità di sviluppo e la qualità ambientale possa servire a sostenere la green economy. Ma attenzione. La metà degli intervistati ritiene che, per prevenire le ecomafie e gli sprechi ambientali, sia necessario un rigido sistema di monitoraggio, controllo ed informazione.

Di questi dati se ne è discusso durante il convegno “Monitoraggio, Informazione e Controlli Ambientali per lo sviluppo della green economy”, tenutosi a Roma e organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile (Susdef). In questa occasione, Edo Ronchi, presidente della Fondazione, ha affermato: “Per l’ economia tradizionale i monitoraggi, i controlli e l’informazione ambientale, benché derivino da obblighi normativi, sono prevalentemente percepiti come oneri e vincoli”. Mentre invece bisogna sottolineare che: “Per la green economy, essi costituiscono, invece, utili, a volte indispensabili, condizioni per un contesto favorevole e possono quindi essere percepiti e promossi come fattori di sostegno”.

La Fondazione si è occupata dei principali temi connessi alla green economy: acqua, aria e rifiuti. E’ proprio sui rifiuti, la Fondazione ha precisato alcuni punti relativi alla crisi di Napoli: “la cronica carenza in quella realtà di politiche e di azioni competenti e determinate nel settore e richiama la necessità di un attento riesame delle possibili criticità del settore anche in altri territori “.

Dagli interventi emerge che il Sintri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, ha problemi ancora non risolti. Così, si aggiunge: “La nuova Direttiva rifiuti richiede di misurare non solo le raccolte differenziate, ma le quantità avviate effettivamente al riciclo: occorre unificare le metodologie e migliorare i sistemi di raccolta, controllo e validazione dei dati”. Molti problemi sono registrati anche nel caso dell’acqua e dell’aria.

La una buona predisposizione degli italiani verso le tecnologie che, aiutando l’ambiente, promuovo una crescita economica, si scontra con la carenza strategica e l’inadeguatezza di policy mirate.