L’eruzione del vulcano islandese: rischi per l’ambiente?

L’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull in Islanda ha avuto grandi ripercussioni su tutta l’Europa. Prima di tutto, tutto il trasporto aereo è stato messo in ginocchio da questo evento, con voli sospesi, cancellati e molti aeroporti chiusi. Impossibile quindi raggiungere il Regno Unito, a causa della grande nube di cenere nata dall’eruzione. E sono già tre i giorni di disagi per gli aerei di tutta Europa.

Al di là dei voli, a noi di Econote interessa l’impatto ambientale – e eventualmente i rischi ecologici – di questo evento naturale. Evento non originale nella sua dinamica (un’eruzione simile in Islanda era già accaduta nel 1821 e durò oltre un anno).

Sull’impatto ambientale di questa eruzioni in molti hanno detto la loro. Secondo alcuni esperti, queste ceneri e i gas potrebbero, alla lunga, ridurre la radiazione del sole e influire sul nostro clima, raffreddando la temperatura nei prossimi mesi, forse addirittura anni.

Secondo altri, invece, l’eruzione non causerà cambiamenti di alcun tipo sul clima, anzi gli unici effetti che avranno le ceneri espulse dall’Eyjafallajokull saranno sui nostri terreni, che diventeranno maggiormente fertili. Tutto dipenderà, di sicuro, dall’altezza che raggiungeranno le polveri. A quote maggiori di 10 chilometri le ceneri potrebbero restare nell’aria anche anni, causando problemi e cambiamenti di clima, abbassamento delle temperature, aumenti delle piogge su tutti i territori convolti. Ma, al momento, sono a quote più basse, intorno ai 6/7 km, e quindi torneranno al suolo nell’arco di un mese, e potranno addirittura essere benefiche sia per suolo che per mari, diventando fertilizzanti per le terre e posandosi dopo poco tempo sui fondali marini, in modo innocuo.

In questo clima di incertezze, è in ogni caso da evitare ogni facile e inutile allarmismo. Il problema dei voli, a breve verrà sicuramente superato. E allo stesso modo è inutile avere posizioni catastrofiste, dal momento che simili eventi sono ciclicamente avvenuti sulla terra, in epoche recenti o remote.