Una ‘foresta’ a portata di casa

Leggendo gli ultimi articoli di Econote.it riguardanti l’improvvisa morte di uccelli,

la mente mi rimanda all’habitat naturale di questi piccoli animali, l’albero e a chi ha fatto di questo elemento naturale la sua filosofia di vita!  Parlo del architetto statunitense Roald Gundersen.

L’eco-architetto 49enne ha cominciato ad utilizzare pioppi, olmi e altre materie prime rinnovabili, quando circa sedici anni fa ha costruito la sua casa, A-frame. Da allora, l’amore per la natura gli ha permesso di creare e arredare vere e proprie opere d’arte abitative, rivoluzionando l’intera industria delle costruzioni.

Nel Wisconsin, Gundersen dirige la Whole trees architecture and construction, azienda specializzata nel design verde e negli edifici naturali. Qui un team di esperti lo ha affiancato, oltre che nella professione, in una missione più che nobile: far rivivere all’interno di un’abitazione gli alberi che, malati o privi di corteccia, andrebbero altrimenti dispersi.

I tronchi d’albero sostituiscono le colonne portanti e rami intrecciati che si innalzano fino a toccare i soffitti quasi si confondono con il legno naturale delle pareti. Si vive come  in un’oasi verde, respirando l’odore del legno come se ci si trovasse all’aria aperta.

Il lavoro del bio architetto comincia dalla scelta dei materiali, fatta con estrema cura e attenzione: prima di tutto vengono scelti solo gli alberi che hanno perso la loro corteccia, piante malate. Esemplari la cui eliminazione non danneggia il bosco, ma  permette agli altri alberi di ‘respirare’ meglio, ottenendo più luce, aria e sostanze nutritive.

È come quando il giardiniere libera prati e spazi verdi dalle erbacce per permettere alle piante di crescere più rigogliose. Consentendo, in questo modo, alle piante che rischiano di finire al macero, di continuare a vivere all’interno delle abitazioni, senza farle mai morire.

Inoltre l’utilizzo dell’albero intero nelle costruzioni offre anche maggiori opportunità di sicurezza e resistenza rispetto alle normali travi di legno lavorate.  “Un tronco curvo può sostenere una casa – ha fatto notare Roald – le piante hanno testato e architettato la loro struttura per 200 milioni di anni rendendo la loro capacità di sopportare il peso simile all’acciaio”. A conferma della sua tesi, una ricerca del Dipartimento dell’agricoltura americano, che ha evidenziato come “l’albero non lavorato può sostenere il 50 per cento di peso in più rispetto alle travi tagliate e piallate”.

Infine, non meno importante, è l’aspetto delle proprietà isolanti del legno che grazie ai doppi vetri, permettono di conservare il calore del focolare domestico, riducendo così i consumi per il riscaldamento. Lo stesso vale per la stagione estiva, dove l’aria condizionata non occorre: merito del fresco creato dal verde che circonda la casa creando romantici giochi di luce e ombra.

La particolarità di questo originale architetto amante della natura è che nel costruire case di legno utilizza gli alberi lasciandoli grezzi, senza trattarli. La materia prima utilizzata non corre alcun pericolo di essere modificata, ma rami, imperfezioni e curvature restano intatti per dare all’architettura realizzata un tocco di autenticità e rispetto del verde.

Le architetture di Roald Gundersen