La Woven House dell’Arch. Korsgaard

Una strana forma che ricorda un formicaio o il nido di un uccello: è la nuova frontiera dell’architettura ecosostenibile, un’abitazione con un design ultra moderno che utilizza naturalmente come unica materia prima il bambù.

È la Woven House di Søren Korsgaard, giovane architetto esordiente che, con il suo progetto, intende promuovere l’usò del bambù nell’edilizia: un maggiore uso di bambù, come alternativa al legno, può infatti contribuire a preservare le foreste tropicali e ridurre il rapido declino delle aree forestali.

Il bambù è molto utilizzato a livello mondiale e per l’architettura contemporanea ci sono due scuole principali, che sono quella colombiana capitanata da Simon Velez e quella asiatica di Shigeru Ban e Rocco Yim, che hanno caratteristiche differenti:
i colombiani utilizzano fissaggi secondo nodi, mentre gli asiatici utilizzano solo fissaggi per legatura, senza indebolire il bambù tramite forature.

Tali metodi sono stati studiati ed applicati da Korsgaard, nel tentativo di cogliere questa tradizione e di usarne le competenze nell’architettura moderna, in scala molto più ampia di quella usuale.

Una casa che imita i nidi pendenti di molti uccelli tropicali, costruiti dagli animali intrecciando fibre naturali, e che dimostra come anche l’uomo possa utilizzare materiali naturali come il bambù per tessere una casa.

Grazie alla flessibilità ed alla forza di bambù, l’architetto ha creato un’abitazione monoblocco, adatta come casa per le vacanze, dall’aspetto al tempo stesso futuristico e naturale, una singolarissima architettura dove pareti, pavimenti e soffitti sono una superficie continua, plasmata secondo varie forme, diventando all’occorrenza sedute, letti, ripiani o scaffali. La superficie, molto duttile, può presentarsi chiusa, oppure aperta per consentire l’illuminazione naturale dell’abitazione.

La Woven House viene interamente realizzata con il materiale protagonista, il bambù, piegato con il calore, un metodo che consente di realizzare qualsiasi forma e trama. L’intreccio del materiale inoltre offre comodi spazi nelle strutture portanti per l’isolamento termico e acustico.

Perchè il bambù?

  • È leggero e flessibile, quindi facilmente trasportabile tuttavia solido e resistente;
  • è un materiale sostenibile, quindi permette in tutta la catena che lo porta dalla crescita, al trasporto, alla posa in opera, allo smantellamento, di creare risparmio energetico;
  • come il legno, ha diversi usi, può essere utilizzato per la struttura dell’edificio, per l’arredo, per le finiture e in alcuni casi anche per i tessuti;
  • ha una crescita molto veloce, nel giro di 3-5 anni dal taglio infatti raggiunge le altezze e gli spessori utili al nuovo taglio e inoltre cresce già col diametro definitivo senza necessitare di particolari lavorazioni al contrario del legno.
  • è’ un materiale dotato di ottime proprietà meccaniche che con un elevato modulo di elasticità permettono di utilizzarlo anche per strutture molto complesse. La sua resistenza e leggerezza lo rendono paragonabile alle prestazioni dell’acciaio tanto che è stato definito acciaio vegetale.

Per chi è curioso, rinviamo al sito dell’architetto: http://www.sorenkorsgaard.com/