Sardegna da mare? No, Sardegna endemica

Salve amici-econauti!

Se pensate che la Sardegna per turisti sia solo la Costa Smeralda e i locali pullulanti di vip o presunti tali… ebbene vi sbagliate di grosso.

Scendendo a sud, ad appena 20 km da Cagliari il comprensorio  di Monte Arcosu-Monte Lattias, un ex riserva di caccia privata  di 3 000 ettari acquistata nel 1984 dal WWF per contrastare la caccia di frodo ai cervi dell’area del Sulcis e a cui si sono aggiunti i 600 ettari sulle pendici del monte Lattias nel 1995.

L’area è formata da un gruppo collinare e montuoso attraversata dalla vallata del Gutturu Mannu. In tutta l’area di estende un’antica foresta di lecci e sugheri che coi 450 Kmq di estensione rappresenta la formazione a macchia più vasta del bacino Mediterraneo, ma non solo: oltre ai rilievi e alla foresta, all’interno della riserva troviamo due vallate: quella del Riu Guttureddu e dell’Is Frociddus.

Le specie arboree sono quanto mai varie: verso il centro dell’area protetta troviamo Mirti, Cisti e Lentisci, mentre nei fondovalle salici, ontani e oleandri. Sulle pendici la macchia bassa  ci sono corbezzoli, eriche e ginepri e infine nei boschi troviamo lecci e sugheri. Senza dimenticare i licheni: qui ce ne sono una gran varietà…ben 219 tipi!


Ma anche la flora presenta delle sorprese: numerose specie di orchidee comuni e rare. Fra queste l’Anchusa formosa, orchidea autoctona di cui ne sono stati rivenuti solo centinaio di esemplari… noi comuni mortali la chiameremmo rarità, ma in botanica e zoologia questo fenomeno si definisce un ENDEMISMO! E a proposito di endemismo, non poteva mancare la Ramaria arcosuensis, un fungo tipico della zona. Ma ovviamente ce ne sono anche molte altre specie.

E la fauna? Non è da meno: c’è il raro Cervo sardo, simbolo della Riserva, il daino ed il cinghiale. I carnivori sono presenti con varietà tipiche Sarde: la Donnola , la Martora, il Gatto selvatico sardo, la Volpe. Senza dimenticare gli uccelli da preda: oltre ai comunissimi Gheppio e Poiana, nidificano da queste parti il falco pellegrino, l’Astore e L’Aquila reale.  Ed i rettili? Presenti anche quelli con la biscia natrice viperina (che si nutre di pesci ed anfibi) e la biscia dal collare sarda (Natrix natrix cettii), una specie sarda estremamente rara (o se preferite…endemica).  Infine anche fra gli anfibi abbiamo due specie endemiche: Il discoglosso sardo (Discoglossus sardus), rospetto snello e direttamente dal Cenozoico il Geotritone dell’Iglesiente, che potete vedere qui sotto:

Allora siamo pronti per una scorpacciata…endemica?