Sicilia ecosportiva d’estate

Salve amici eco-nauti!

Oggi ci spostiamo sull’altra grande isola del nostro paese, la Sicilia, e di preciso in una zona naturalistica favolosa: il Parco Regionale delle Madonie, che si estende da Cefalù a Castellana Sicula. Il parco si estende per quasi 300 km racchiusi e al suo interno è possibile praticare diverse attività sportive; perciò se siete stufi di un estate “sole e mare” potrete provare qui delle discipline che renderanno questa stagione indimenticabile …per tutte le età!

Come per esempio

la SPELEOLOGIA, poiché nelle Madonie sono presenti molte grotte e caverne; le più interessanti sono l’Abisso del Gatto (nel territorio di Cefalù a ridosso dell’altopiano delle Madonie) e l’Abisso del Vento a Isnello, profonda 220 mt. e costituita da un vasto reticolo di pozzi e gallerie ricche di stalattiti e stalagmiti di varie fogge e dimensioni, in gran parte ancora inesplorata;

il TREKKING: lo si pratica lungo tutti i 300 km del parco, racchiusi in 29 sentieri che, dai margini del Parco,arrivano fino al cuore dell’area protetta, così si scopre il parco passo dopo passo, avvolti da colori e profumi mai uguali, che cambiano al ritmo delle stagioni.

Ma anche l’EQUITURISMO: in sella ad un cavallo, è possibile scoprire gli angoli più belli e nascosti del Parco, coprendo così anche tragitti molto lunghi, impensabile percorrere a piedi in un solo giorno, visitando così alcune delle zone di maggiore interesse naturalistico-ambientale dell’area protetta e ammirando così un orizzonte di impagabile bellezza.

Per i più energici e temerari, c’è ALPINISMO e l’ARRAMPICATA LIBERA: Oltre alla falesia naturale di arrampicata (una costa rocciosa con pareti a picco, alte e continue) di Passo Scuro, a Castelbuono, esistono anche altre vie di arrampicata che combinano alle forti emozioni dell’arrampicata la bellezza del panorama, come le vie d’arrampicata della Balza di Sant’Otiero (a Petralia Sottana), quella di Montedoro (a Collesano) e quelle sulla Rocca di Sciara (a Caltavuturo). Vi ricordo che la fruizione della parete d’arrampicata sportiva/libera (free climbing) si può fare in sicurezza da chi è autosufficienti e qualificati, purchè sempre assicurati su corda. Per gli altri occorre la presenza di personale qualificato che possa assistere alle manovre su corda, in modo da minimizzare i rischi della pratica.

Per chi non può fare a meno della Mountain bike, e vuole scoprire una Sicilia “atipica” ove è invece la montagna a farla da padrona, deve sapere che all’interno del parco è possibile praticare 4 trail ciclabili: il Sentiero dei Carbonai,il Sentiero della Manna, il Sentiero Rasula ed il Sentiero dei Giganti.

 

Se si vogliono macinare km sulle proprie gambe, c’è Trail o corsa: È più classico e diffuso degli sport all’aperto, che si può praticare in modo autonomo oppure in questa zona c’è la possibilità di partecipare a due eventi sportivi annuali: l’Ecomaratona (che si svolge a giugno, partendo da Polizzi Generosa attraversa il cuore del Parco raggiungendo picchi tra i più alti della Sicilia per tornare infine alla piazza Polizzi Generosa) e l’Ecotrail della Luna (l’unica rassegna sportiva in Italia che si svolge di notte, nel territorio di Caltavuturo per circa 12 km, attraversando anche l’area archeologica di Terravecchia).

Infine per chi non può fare a meno degli altri, c’è l’ Orienteering, una disciplina sportiva che ha la sua ragion d’essere nel contatto con la natura. Con bussola e carta topografica per conoscere alla perfezione la morfologia del terreno, i partecipanti si sfidano nel valutare il percorso più breve e vantaggioso per raggiungere la meta finale.

Saper lavorare in gruppo, adattarsi alle svariate situazioni che si potranno verificare durante il percorso, supportarsi reciprocamente sono le chiavi del successo finale. Quattro sono le discipline dell’Orienteering: corsa a piedi, in mountain bike, con gli sci di fondo e l’orientamento di precisione.

E all’interno del parco ci son aree appositamente dedicate a percorsi di orientamento di particolare bellezza.

Insomma non c’è che l’imbarazzo della scelta, perciò… buon “eco-divertimento” a tutti!

Foto articolo Marianna Sansone