Il nuovo zoo sostenibile di Copenhagen per gli elefanti

Si tratta della prima architettura zoologica firmata dallo studio britannico Foster + Partners (http://www.fosterandpartners.com/Practice/Default.aspx)

Elephant House” (http://www.archilovers.com/p9495/elephant-house) dello zoo di Copenhagen, che sostituisce una struttura risalente al 1914, una casa rinnovata  per le famiglie di elefanti indiani!

Prima di approcciare al progetto lo studio Foster ha studiato nel dettaglio il comportamento, le abitudini e le caratteristiche degli animali, passando interi periodi di indagine a stretto contatto con gli elefanti, con l’intento di dare una risposta sia progettuale che  funzionale a tutte le esigenze primarie e psicologico-caratteriali degli elefanti.

Il progetto è stato pensato per assicurare agli animali un grande spazio coperto nel quale poter passare la giornata nelle giornate più fredde:  una grande sala ovale coperta da un tetto a vetri, affiancata da un’altra sala simile, di dimensioni minori, in cui la notte si ricoverano i maschi lasciando la sala grande alle mamme quando queste hanno cuccioli molto piccoli e in particolar modo  per la tendenza degli elefanti maschi ad allontanarsi dal branco.

L’intero complesso di edifici risponde ai criteri della casa passiva, cioè di una costruzione low-tech che sfrutta le proprietà di accumulazione termica del terreno e delle murature, trasmettendo calore all’interno senza utilizzo massiccio di impianti.

I muri sono molto spessi e in cemento, trattati a grezzo e di colore diverso ma sui toni della terra.

Il pavimento delle sale che ospitano gli animali è interrato rispetto al livello esterno, proprio per permettere meglio l’accumulo di calore, e inoltre, è lievemente riscaldato e coperto da un metro e mezzo di sabbia (che viene quotidianamente mosso dal personale dello Zoo)  che ha anche la funzione di drenare l’imponente quantità di urine prodotte.

Il cielo di vetro delle sale ha delle aperture per sfruttare l’effetto camino e far uscire quando necessario l’aria calda dall’alto. Inoltre i vetri sono decorati con serigrafie che riproducono le foglie di quattro tipi di albero diversi, tipici delle aree asiatiche di provenienza degli animali, disegnate con un programma a computer che ha consentito che non ci sia una foglia uguale ad un’altra: questo produce un ombreggiamento costante del tutto naturale che viene molto apprezzato dagli elefanti.

All’esterno una vasta area ospita uno stagno dove gli animali possono rinfrescarsi e bere.

Un progetto intelligente, sostenibile e “rispettoso” degli stessi abitanti!