Greenmarketing, le italiane verdi sono ancora poche

Di aziende verdi abbiamo già parlato, come di Hp e di quanto l’azienda stia puntando alla sostenibilità per il proprio business.

Durante le scorse settimane l’azienda d’informatica è stata incoronata prima nell’annuale classifica che Greenpeace stila sulle aziende IT, sorpassando altri colossi come Dell e Nokia. Siamo andati più affondo, chiedendo direttamente all’azienda. Ci ha risposto Marco Storti – country Manager for Snapfish in Hp Italia – a cui abbiamo chiesto come l’azienda sia attenta all’ambiente.

“In HP c’è un referente – almeno per l’Italia, ma sono convinto anche in tutte le altre nazioni – che si occupa delle politiche green.  – ha risposto Marco – Ci sono state varie inziative per il risparmio energetico a cui HP ha partecipato”.

Anche nel nostro paese l’azienda pratica diverse iniziative. “Sempre parlando a livello italiano ci sono state numerose iniziative per il incentivare il risparmio energentico sia come stile di vita personale che come stile di vita “aziendale. Periodicamente ci sono comunicazioni per gli impiegati che invitano, invogliano e danno consigli per mantenere un atteggiamento propositivo verso questi aspetti. L’attenzione e la comunicazione verso questi elementi è molto forte e tutto viene comunicato via mail agli impiegati”, ha concluso Marco.

Nonostante la forte attenzione per l’ambiente e l’ecosostenibilità, però, nel nostro Paese non è verde tutto ciò che luccica. Lo ha evidenziato una ricerca promossa dall’istituto Green Intellingence sulle imprese italiane e le tematiche ambientali.

Questo studio, realizzato da Green Intelligence nel periodo Maggio-Giugno 2011, ha riguardato le imprese che in Italia offrono prodotti o servizi attenti alle tematiche ambientali ed ecologiche (green oriented). In totale, sono state prese in considerazione 426 imprese, prevalentemente di medio-grandi dimensioni (dai 250 addetti in su). Le imprese oggetto dello studio sono state individuate attraverso l’analisi delle campagne di comunicazione comparse sui principali media (tv; radio; affissioni; stampa; web) nel periodo Maggio-Giugno 2011. L’analisi delle campagne ha consentito di individuare le imprese che offrono prodotti e servizi “green oriented”. Successivamente, sono stati intervistati – con tecnica CATI/CAWI – i manager di 120 delle 426 imprese, estratti random, per raccogliere gli aspetti qualitativi oggetto di questa ricerca.

In base ai dati raccolti solo un’azienda su tre è green orientend, cicra il settanta per cento delle imprese invece tende più darsi una tinta di verde. Per queste realtà il rispetto dell’ambiente è relegato a offerte accessorie che vogliono solo promuovere qualche prodotto, ma non sono realmente eco-sostenibili.

Il settore dove c’è maggior coscienza ambientale è quello della cosmetica (circa il 64% degli intervistati), al secondo posto i produttori di detersivi e al terzo l’abbigliamento.