Radiazioni Fukushima: ci salveranno i girasoli

Il suolo contaminato circostante la centrale nucleare di Fukushima dopo il terremoto e lo tsunami che ha devastato il Giappone, potrebbe essere ripulito da campi di girasoli a perdita d’occhio.

L’idea è di ricercatori giapponesi sull’esempio di quanto si era già visto dopo un altro disastro nucleare, quello di Chernobyl del 26 aprile 1985. Questi splendidi fiori gialli potrebbero assorbire il cesio radioattivo emesso dalla centrale. L’idea è coltivare girasoli nelle immediate vicinanze della centrale e nei giardini delle scuole e ovunque ci sia un fazzoletto di terra nel raggio di 30 km dall’impianto. Il girasole non sarà quindi solo un simbolo di rinascita ma contribuirà attivamente alla bonifica.


Non sono però tutte ‘rose e fiori‘ perchè si pone il problema dello smaltimento di questi fiori che dreneranno il cesio radioattivo che per il momento saranno “digeriti” da batteri e dirotti all’1% del loro volume. Perchè  i girasoli saranno a tutti gli effetti rifiuti nucleari.

Pronti 300 kg di semi di girasole, la semina sarà ad autunno, magari insieme ai girasoli fiorirà anche la consapevolezza e il rispetto nei confronti della natura.