Architetture riciclate: i containers

Cinquant’ anni fa furono inventati i containers, utilizzati principalmente per la spedizione di merci.
Più tardi gli architetti hanno scoperto che tali “scatole” possono essere anche utilizzate per costruire spazi!
Oggi essi  possono diventare case di vacanza, sorprendenti condomini, uffici e tanto altro ancora.

Possono essere facilmente impilati insieme, creando convenienti, ampi spazi abitativi, assemblati in qualsiasi modo lo si desidera. Un’architettura unica, economica e costruibile in poco tempo.

I contenitori possono essere fatti di acciaio riciclato, ma le costruzioni possono anche includere materiali ordinari.

Inoltre nati per proteggere le merci, sono quindi molto resistenti e se ben progettati sono quasi indistruttibili.

Un singolare esempio di riciclo di questo genere lo si deve a un gruppo di architetti, il dpavillion architects 

che  ha destinato i containers ad un uso alternativo molto diverso dalla loro funzione originaria, con un messaggio sociale di elevata importanza  che ha dato vita alla costruzione di un impianto carattere pubblico, costituito da una biblioteca e una clinica medica e un auditorium.

Tutto questo è accaduto a  Batu, città che si trova nella parte orientale dell’isola di Giava in Indonesia la cui attività principale è basata sull’agricoltura,dove il tessuto sociale è composto da gente ospitale e accogliente, che, nonostante la mancanza di risorse economiche  è riuscita  attraverso  questo progetto  a erogare un servizio cordiale in un ambiente rilassato, dove primeggia il  desiderio di costruire un futuro con migliori prospettive di sviluppo sia a livello collettivo e individuale.

Sono stati riutilizzati  cinque containers  colorati e sostenuti da travi in ferro, creando così un luogo d’incontro chiamato:
CONTERTAINER, una via di mezzo tra le parole “container” e “entertainer” (la fusione dei termini contenitore e animatore), dove normalmente la popolazione può venire e usufruire dei servizi in modo del tutto gratuito.


L’intero progetto ha acquisito una funzione anche educativa, in quanto questo progetto è stato percepito dalla popolazione

non come degli spazi effimeri, temporanei, ma come delle strutture che possono avere anche una seconda vita oltre la loro funzione di stoccaggio delle merci

e che ha riscosso dagli abitanti un grande interesse ed ha raccolto un significativo successo, tanto che l’amministrazione pubblica ha già deciso di replicare l’esperimento in altre zone del Paese.