Casa: la radice di ecologia ed economia

“L’incontro tra ecologia ed economia è avvenuto in questa seconda metà del secolo, e il merito è da ascrivere soprattutto alla scienza della natura. A partire dagli anni sessanta, infatti, l’ecologia si è trasformata da disciplina puramente naturalistica in una scienza di più ampio orizzonte (…) e non si tratta di un’invasione di campo, in quanto quei problemi hanno uno stretto rapporto con la conservazione della natura (..). Nell’estendere in tal modo la sua area di studio l’ecologia è venuta ad interferire con le scienze umane e in particolare con (…) l’economia. Con quest’ultima ci sono stati incontri pacifici, e qualche dura contrapposizione, della quale ecologi ed economisti portano in egual misura la responsabilità. Perché è nato questo contrasto? In teoria non avrebbe mai dovuto verificarsi. Infatti l’ ecologia (dalla parola greca oikos= casa) sarebbe la conoscenza della casa dell’uomo, cioè la terra e l’economia (eguale l’etimologia), la sua gestione; e dato che per ben gestire questo nostro mondo è necessario averne una buona conoscenza, non dovrebbe esserci alcun conflitto”.

Questo scriveva il prof. Sergio Pinna (1998) sull’economia e l’ecologia, e sulla loro radice comune, oikos, casa. A livello etimologico sono quasi sinonimi. La casa rappresenta, quindi il luogo di simbiosi e di convergenza tra economia ed ecologia. Perché non recuperare questa relazione armoniosa fra le leggi economiche e le leggi naturali, per arrivare ad una sostenibilità della casa?ù

Lasciamoci trasportare da questa sintonia, certamente non solo etimologica, direttamente nella “dimensione domestica” e cerchiamo di leggere la corrispondenza tra ecologia ed economia in alcune dinamiche che succedono nella nostra casa, nella nostra quotidianità.

Nella nostra casa c’è spreco di risorse, inquinamento, produzione di rifiuti. La nostra casa ha bisogno di notevoli flussi di materia  e di energia per poter assolvere alle funzioni necessarie per chi la abita. Dentro le nostre quattro mura corriamo diversi rischi: inquinamento da radon, vapori tossici  da COV (composti organici volatili),microorganismi inquinanti presenti nelle polveri e nelle muffe.

Eppure quando pensiamo all’inquinamento e ai suoi effetti dannosi, non solo sull’ambiente ma anche sulla nostra salute, immediatamente siamo portati ad immaginare città trafficate e piene di smog o fabbriche circondate da nubi enormi di fumo nero. Come baluardo all’inquinamento domestico ricorriamo a detersivi potenti, a condizionatori per “purificare” l’aria, elettrodomestici con la forza pulente; il risultato è quello di peggiorare una situazione già fortemente compromessa.

Occorre sradicare completamente questo modo di pensare e prospettare la nostra casa con dei meccanismi di funzionamento più simili a quelli di un organismo vivente; non è più possibile continuare a pensare alla nostra casa solo in relazione ai nostri bisogni senza preoccuparci dell’inquinamento e della salvaguardia delle risorse del Pianeta.

Rivoluzionare in chiave ecologica il nostro modo di fare le pulizie, di cucinare, di mantenere il giardino e curare gli animali domestici rappresenta il modo giusto per raffrontarci con l’ambiente e la natura. Significa ampliare il dibattito intorno alla questione ambientale, farla uscire dall’ambito ristretto degli specialisti per farla “accomodare” nel salotto di casa nostra.

Solo così la dimensione planetaria dei problemi ambientali ci sembrerà meno lontana: sarà più facile trovare risposte condivisibili con chi ci sta accanto. Vivere in una casa salubre e con maggiori comodità non deve escludere i bisogni del pianeta Terra. Trascurare e sottovalutare il contributo che dà all’inquinamento la gestione della nostra casa potrebbe voler dire correre degli ulteriori rischi per l’ambiente e la salute, con un effetto moltiplicatore delle conseguenze negative per la nostra sopravvivenza.

 

Economia ed Ecologia domestica“, a cura di Mariagrazia De Castro, dottoressa in Economia Ambientale. Nella sua nuova rubrica troverete consigli pratici (le eco-note da applicare tutti i giorni che ben conoscete) per abbandonare progressivamente uno stile di vita consumistico a favore del recupero di modelli economici tradizionali che siano anche ecologici. Perchè la soluzione sta nelle scelte e nei consumi.

Uno stile di vita sostenibile è fatto di tempo e di scelte