Decalogo della vita all’aria aperta con i bimbi

La scorsa settimana Anna Oliverio Ferraris, ci ha ricordato l’importanza della vita all’aria aperta nello sviluppo psichico dei nostri bambini.

Sabato scorso il Senato degli Stati Uniti ha dichiarato il 19 maggio National Kids to Parks Day. Per l’intera giornata decine di migliaia di bambini hanno potuto partecipare ai numerosi eventi organizzati nei parchi delle loro città.

Traendo spunto da A piedi nudi nel verde (2011, Ed. Giunti), ecco un breve decalogo per i genitori, gli educatori e, perché no, anche per gli amministratori locali che vogliono migliorare la vivibilità delle nostre città.

 

1. Favorire il gioco libero dei bambini nelle sue diverse forme.

2. Sebbene sia opportuno che gli adulti sorveglino i giochi dei bambini per evitare incidenti, lasciare una buona parte dei giochi infantili all’iniziativa del bambino piuttosto che alla direzione dell’adulto.

3. Stimolare il gioco attivo e scoraggiare gli intrattenimenti passivi (ad esempio la TV).

4. Proporre giochi di movimento che favoriscono la salute e il benessere fisico di un cervello e di un corpo in crescita.

5. Preferire i giocattoli che consentono ai bambini di prendere iniziative e di usare la loro immaginazione come costruzioni o bambole.

6. Creare occasioni di gioco spontaneo tra figli e genitori per creare un’atmosfera favorevole all’interazione, all’intesa e alla comunicazione.

7. Non mettere i figli in situazioni di forte competizione lasciando loro intendere che se non vincono deludono i genitori.

8. Creare occasioni di incontro con altri bambini (ad esempio al parco, al centro estivo ecc.) perché nei giochi fatti in gruppo i bambini imparano a condividere, negoziare risolvere i conflitti, difendersi, assumersi delle responsabilità e individuare delle regole cui attenersi.

9. Leggere ad alta voce fin dalla più tenera età (si veda il progetto “Nati per leggere” a cui aderiscono molte biblioteche in tutta Italia).

10. Fare attenzione alle insidie del marketing trasmesse attraverso TV e videogames.

 

A proposito di marketing infido, si parla di advergames, termine che deriva dalla crasi di advertising – pubblicità – e game – gioco.

Si tratta di giochi interattivi per comunicare messaggi pubblicitari e generare traffico verso siti commerciali. I bambini vedono in televisione degli spot che li indirizzano su siti web di aziende alimentari. Qui possono partecipare a videogiochi dove compaiono loghi di cibi molto grassi e zuccherati. In questo modo si intrattiene il bambino il più tempo possibile sul sito e si reclamizzano cibi che appaiono come sani e divertenti, quando invece sono alimenti dannosi per la salute che, insieme alla vita sedentaria, possono causare gravi problemi alimentari come l’obesità.

In Italia ogni giorno la TV trasmette un numero incredibile di spot pubblicitari anche durante i programmi per ragazzi. Visto il potere di persuasione e di manipolazione che possono avere i messaggi commerciali sui bambini, questo è vietato in molti paesi europei come la Norvegia o la Grecia. Non credete che in Italia ci sia una grossa lacuna legislativa da questo punto di vista?

 

Spero di aver fornito utili spunti. Se volete approfondire il tema della “vita all’aria aperta” vi consiglio questi due siti:

www.legambientescuolaformazione.it

www.childrenandnature.org

Sotto segnalazione di Anna Oliverio Ferraris, indico, infine, che sul prossimo numero di luglio della rivista “Psicologia Contemporanea” uscirà un dossier dal titolo “Vita nel verde”.

Buona lettura!

Di Silvia Musso