Efficienza e risparmio, dalla UE nuovi strumenti legislativi

Nella lingua cinese non esiste la parola “crisi”, anzi esiste ma non viene concepita come una situazione di pericolo, questa viene intesa come una opportunità per il cambiamento e la trasformazione dei precedenti equilibri in nuovi.
Una parlola che forse noi tradurremmo con l’espressione  “ visione positiva della dialettica storica”.

Nella giornata di ieri i Parlamentari europei hanno approvato una nuova direttiva sull’efficienza energetica che prevede nuove misure obbligatorie per risparmiare energia, quali interventi di ristrutturazione degli edifici pubblici, piani di risparmio energetico per le imprese pubbliche e audit energetici per tutte le grandi imprese. Un taglio del 20% nel consumo di energia nell’UE potrebbe far risparmiare 50 miliardi di euro l’anno.

Questa essenziale legislazione non è solo fondamentale per il conseguimento della nostra sicurezza energetica e degli obiettivi climatici, ma darà anche una forte spinta all’economia e creerà posti di lavoro. Si ridurrà il notevole e crescente costo della nostra dipendenza dalle importazioni di energia – 488 miliardi nello scorso anno pari al 3,9% del PIL – che è particolarmente forte nei paesi colpiti dalla crisi“, ha detto il relatore Claude Turmes (Verdi/ALE, LU).

Questo pacchetto di riforme prevede quindi piani di risparmio energetico delle strutture pubbliche e private (attraverso audit indipendenti) e quindi ristrutturazioni che metteranno in moto un meccanismo al fine di creare un nuovo mercato del lavoro incentrato sul risparmio energetico.

Questo nuovo mercato del lavoro sara’ in primis altamente specializzato e quindi rivolto ai piu’ giovani, e, da non sottovalutare, regolamentato a monte (dall’Unione Europea), questo portera’ ad omogeneita’ legislativa per tutto il mercato comune, permettendo a tutti gli attori di questo settore di lavorare senza affrontare tutte le barriere all’entrata presenti nel trovarsi di fronte ad una nuova e diversa legislazione.

La direttiva introduce anche disposizioni speciali per la creazione di strumenti di finanziamento per le misure di efficienza energetica. Gli Stati membri dovranno facilitare la creazione di queste strutture o l’utilizzo di quelle esistenti. Con questi strumenti si creeranno nuovi canali di finanziamento alle imprese, da qui a cascata nuovi posti di lavoro, diretti ed indiretti.
Il tutto, naturalmente se imprenditori e studi di consulenza sapranno recepire il messaggio, cosa che molto spesso non succede.

“Risparmio energetico”: cosa ci sembra più nobile di questo periodo?
L ‘orologio delle risorse sta ticchettando da molto e di spreco non se ne più fare, sia di risorse economico-finanziarie che di risorse energetiche.

Questi due beni essendo discreti non sono infiniti, di debiti da far sopportare alle prossime generazioni non se ne possono più fare.