La scorsa settimana abbiamo fornito suggerimenti ai genitori per ridurre i rifiuti in famiglia.
Si è fatto riferimento alle biblioteche e al progetto “Nati per leggere”.
Oggi parliamo di biblioteche speciali in cui invece dei libri è possibile prendere in prestito giocattoli.
Si tratta di un buon modo per rispondere al diritto fondamentale del gioco, per dare continui incentivi e stimoli ai propri figli con un occhio al portafoglio e all’ecologia: un altro caso in cui sostenibilità economica e ambientale si coniugano.
I genitori possono risparmiare e si evita di produrre montagne di rifiuti, difficili da smaltire. Spesso infatti i giochi dei bambini hanno vita breve o perché si rompono e non vengono aggiustati o perché i bambini si stancano velocemente.
Si prende in prestito un gioco per alcune settimane e poi si restituisce. In alcuni casi se il gioco piace si può comprare scontato rispetto al costo in negozio.
Le biblioteche dei giocatoli sono una risposta allo spreco e al consumismo in età infantile e sono quindi altamente educative. I bibliotecari dei giocattoli possono, inoltre, selezionare i giochi e scartare quelli che promuovono valori negativi.
Da una stima è emerso che vi sono 4.500 biblioteche dei giocattoli sparse in 31 paesi. In Nuova Zelanda, per esempio, ci sono ben 217 biblioteche che servono più di 23.000 bambini (Worldwatch Institute, Gianfranco Bologna (a cura di), State of the World 2010. Trasformare la cultura del consumo Edizioni Ambiente: pag. 143).
In Italia non sono così diffuse, ma esistono. Un esempio è la “Bottega dei sogni“, ludoteca di Nichelino in provincia di Torino. Dal 1994, oltre a fornire famiglie e scuole uno spazio dove giocare, incontrarsi, partecipare a laboratori didattici, permette anche il prestito di giocattoli.
Siamo sicuri che in tutte le regioni sono stati sviluppati progetti simili. Aiutateci a scovarli.
Siete genitori, amministratori o bibliotecari? Siete a conoscenza di esperienze di prestito di giochi in Italia? La nostra pagina FB è a vostra disposizione.
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