Proprio mercoledì scorso abbiam parlato di PLASTICA e del suo giusto riciclo , che ha permesso addirittura in Scozia di poter costruire con circa 50 tonnellate di plastica PET (polietilentereftalato), nello specifico di bottiglie, un ponte lungo 30 metri.
A Peebleesshire nasce quindi il primo ponte al mondo di questo tipo, realizzato dall’azienda gallese Vertech, su progetto degli ingegneri della Rutgers University e della Cardiff University, specializzati in architettura sostenibile. Il tutto è stato costruito in cantiere in meno di due settimane e assemblato sul fiume Tweed nell’arco di quattro giorni.
Per quanto possa sembrar strano, il ponte ha affidabili requisiti di stabilità e di resistenza! Infatti può reggere 45 tonnellate di peso, ha grande resistenza chimica e resiste alle alte temperature. Se in effetti bruciamo una bottiglietta, questa si deteriora subito. Ma per decomporre del tutto questo materiale, bisogna bruciarlo a una temperatura non inferiore ai 340 gradi centigradi. Oltre a essere riciclabile al 100%.
Sul ponte possono passare sia pedoni che veicoli e ha il vantaggio di richiedere poca manutenzione perche’ non ha bisogno di essere ridipinto periodicamente, in quanto non arrugginisce, qualita’ importante in zone molto piovose e umide come quelle scozzesi. Ultimo, ma non meno importante, il ponte può essere smontato in qualunque momento e rimontato altrove.
Tutto ciò ha, inoltre, determinato un recupero di una quantità considerevole di rifiuti provenienti dalla plastica riciclata e un grande abbattimento dei costi.
Questo ci fa capire che non tutti i tipi di plastica hanno un impatto negativo sull’ambiente, o meglio che puntando su un corretto utilizzo possono essere addirittura trasformati in una risorsa per la gestione industriale e tecnologica.
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