Il nome curcuma deriva da Sanscrito “Kum- kuma”: si tratta di una pianta da sempre usata nella medicina e nella cucina indiana. Ancora oggi è l’ingrediente principale del curry indiano che si usa anche nella mostarda. Nella medicina ayurvedica, da oltre 5000 anni, viene utilizzato come depurativo generale, come rimedio digestivo, in presenza di febbre, infezioni, dissenteria, artrite e disturbi epatici.
La polvere della radice di curcuma di colore giallo-arancio diventa rosso-marrone in presenza di costituenti chimici alcalini. L’olio essenziale contiene la curcumina, (sostanza colorata e colorante che stimola la bile), proteine, glucosio, fruttosio, vitamina C. Altri componenti della curcuma sono il potassio e l’amido che costituisce il 26% di questa spezia.
Molteplici sono le proprietà riconosciute alla curcuma: dall’azione antinfiamatoria, a quella digestiva senza dimenticare la proprietà epatoprotettiva dei tessuti del fegato. È inoltre utile nella prevenzione delle cardiopatie (come lo zenzero aiuta a ridurre il colesterolo nel sangue) e sembra che inibisca e prevenga la crescita delle cellule tumorali.
Molto interessanti sono le proprietà antiossidanti di questa spezia che sono in grado di rallentare l’invecchiamento del nostro organismo. Inoltre l’effetto della curcumina è ancora più forte se è associato all’assunzione di verdure come il cavolo, i broccoli o il cavolo rapa.
I benefici della spezia che è considerata lo zafferano delle Indie, non finiscono qui: secondo un recente studio condotto dal Linus Pauling Institute dell’Oregon State University (Usa) e dell’Università di Copenaghen in Danimarca e pubblicato nel “Journal of Nutritional Biochemistry”, la curcuma può essere considerata un buon aiuto per il potenziamento del sistema immunitario. La curcuma viene già da tempo utilizzata nella medicina naturale come terapia contro infezioni, soprattutto al tratto intestinale.
Un consiglio
Se il gusto della curcuma inizialmente vi risulta un po’ troppo particolare, provate a mettere un cucchiaino di polvere nell’acqua di cottura della pasta o nel brodo di cottura dei cereali: sarà così più delicato al palato.
La ricetta: una zuppa per le vostre serate invernali
Minestrone con quadrucci di pasta alla curcuma
2 patate 200 g di fagioli cannellini 1 foglia di erbetta 1 foglia di verza ½ cipolla 1 carota 1 costa di sedano 4 cucchiai di olio di oliva extravergine sale per la pasta 200 g di farina di farro 2 uova 1 cucchiaino di curcuma in polverePreparate il minestrone con tutte le verdure. Portate a ebollizione e cuocete a fuoco lento per 45 minuti. Impastate a lungo la farina di farro con le uova e la curcuma. Tirate la pasta preparando una sfoglia sottile da cui ricaverete delle strisce e taglierete infine dei quadrucci di pasta. Gettate la pasta nel minestrone e appena cotta servite con un filo di olio d’oliva extravergine a crudo.
Il consiglio: come rafforzare le difese immunitarie?
Quando le difese immunitarie s’indeboliscono, l’organismo diviene più suscettibile alle infezioni e scatta la necessità di rafforzare il nostro “esercito”.
Lo stress, associato a patologie, all’uso smodato di antibiotici e a fattori ambientali (freddo, umidità, cambio di stagione, eccessiva esposizione solare), può indebolire le difese naturali: in simili frangenti l’organismo dev’essere in grado di ripristinare e rafforzare le proprie difese immunitarie. Tante sono le risorse che la natura ha da sempre offerto all’uomo: il variopinto gruppo di piante medicinali e spezie come la curcuma ad azione immunostimolante si rivela un ottimo aiuto per rafforzare il sistema immunitario indebolito.
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