Ve ne abbiamo parlato e poi siamo andati a vederla per voi. Con i suo 4.218 ingressi e un lustro internazionali, Rusalka non è una scommessa vinta solo per il Teatro San Carlo ma per tutta Napoli.
L’opera di Dvoràk, per la prima volta in trasferta a Napoli, ha spopolato e ha fatto parlare della città anche ai media mondiali grazie al suo approccio visionario ma soprattutto ecologista.
In scena erano bellissimi i costumi realizzati con tutti materiali di riciclo di Mateja Bendetti, ma anche il foyer si faceva ammirare con modelle vestite con cannucce o bicchieri monouso, che accoglievano gli ospiti.
Anche noi di Econote abbiamo assistito e nonostante non fosse un’opera facile, recitata in ceco con sovratitoli in italiano, ci è piaciuta perchè:
- È una favola post-moderna che coinvolge nella narrazione di questa storia d’amore tra una ninfa e un umano, che non avrà un epilogo felice come tante storie d’amore del nostro tempo;
- È profonda come la sua morale: la natura di una cosa non si cambia e non si può andare contro;
- Ci ha insegnato che con il riuso e il riciclo può dar vita a creazioni, degne di salire su uno dei palchi più antichi del nostro paese;
- Ha dimostrato che Napoli è sensibile alla cultura e anche all’attenzione per l’ambiente, nonostante i luoghi comuni che classificano questa città;
- Risponde perfettamente all’appello di Legambiente e accolto dal San Carlo:
“La bellezza come tema portante di scelte concrete, la qualità come chiave di ogni trasformazione del territorio. E’ questo il filo conduttore del disegno di legge redatto da Legambiente: una proposta per fare della prossima legislatura finalmente un’occasione di cambiamento“.
Anche sulla pagine social del Teatro sono tanti gli spettatori che hanno espresso il loro parere favorevole a quest’opera, accolta per la prima volta a Napoli.
Ecco alcuni commenti:
- Ottima rappresentazione scenica e di costume. Ottime le peformance degli interpreti. Sono rimasto veramente soddisfatto.
- Bellissima, e soprattutto coraggiosa: Dvorak non è semplice per le orecchie abituate a Verdi.
- Un’ opera di difficile interpretazione, ma ben fatta…bella la musica e tutta la cornice scenografica….sembrava in ogni momento di rivivere le atmosfere della favola.
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