5 motivi per scegliere di allattare al seno

Pochi mesi prima del parto, la mia ginecologa mi consigliò di partecipare agli incontri della Leche League, un’associazione di volontariato che si dedica al sostegno delle mamme che desiderano allattare. «Puoi iscriverti al corso pre parto se vuoi – mi disse – ma tutte le donne riescono a partorire. Non tutte però riescono ad allattare. È necessario avere il giusto supporto».

Sul momento rimasi incredula, ma ben presto capii il motivo di quel consiglio provocatorio. La società in cui viviamo non aiuta le mamme che desiderano allattare. Allattare in pubblico è considerato sconveniente e spesso i surrogati artificiali convincono le donne a optare per queste soluzioni abbandonando una pratica antica come il mondo, ma che necessita di essere sostenuta nel modo corretto.

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Oggi voglio darvi 5 motivi per scegliere di allattare al seno. Il latte materno è…

Naturale – È la fonte naturale di nutrimento e sicurezza per il bambino. È una tappa di un percorso iniziato con la gravidanza e proseguito con la nascita. Come tutte le femmine dei mammiferi allattano i loro cuccioli, anche la specie umana è fatta per allattare ed essere allattata.

Sano – È l’unico alimento che la natura ha disegnato per i neonati umani. Contiene tutti i principi nutritivi di cui il bambino ha bisogno oltre ad altre sostanze che contribuiscono al mantenimento della salute e che favoriscono una crescita ed uno sviluppo ottimale. Produce anticorpi e previene le allergie.

Pratico – Appena il bambino comincia a piangere la madre ha pronto il suo latte alla giusta temperatura. Non c’è bisogno di aspettare che il biberon sia scaldato. Anche nelle situazioni di emergenza (sei in ritardo non hai niente da dare a tuo figlio, ma lui piange affamato) ecco subito il suo cibo preferito a disposizione!

Economico – Le stime sono di parecchie centinaia di euro necessarie per l’acquisto del latte artificiale, ma non tengono conto di un altro aspetto. Il bambino allattatto al seno si ammala meno: quindi meno soldi spesi per farmaci e visite frequenti.

Ecologico – Allattare al seno significa non contribuire allo sfruttamento di risorse e dispendio energetico messi in moto dal mercato del latte artificiale. Il latte in polvere è un derivato del latte vaccino e si ricava attraverso la disidratazione a mezzo del calore. Per commercializzarlo si producono imballaggi che poi diventano rifiuti e devono essere smaltiti. Il latte della mamma è a rifiuti zero e non viene mai sprecato.

Il latte materno è, in una sola parola, sostenibile.

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Ricordate, infine, che tutte le donne possono allattare. Le ricerche dimostrano che il meccanismo della lattazione è efficiente e a disposizione di tutte le donne. L’incapacità di produrre latte è una condizione rarissima.

Il seno produce latte in proporzione a quanto viene stimolato. Più attacco il bambino al seno fin dai primi istanti dopo la nascita, prima il latte viene prodotto. Se limito la stimolazione come si fa nella società occidentale che riduce la frequenza e la durata delle poppate, la mammella si adegua e produce meno latte. Quindi attaccate il bambino ogni volta che lo richiede. Il latte non mancherà. Questa pratica si chiama allattamento a richiesta.

Attenzione a come il neonato si attacca. La corretta posizione (il bambino deve prendere in bocca buona parte dell’areola, non solo il capezzolo) è garanzia della fuoriuscita del latte e previene il dolore ai capezzoli.

Ritornerò molto presto sull’argomento. Domenica prossima, in occasione della Festa della Mamma, vi parlerò di un evento organizzato da un gruppo di ostetriche e mamme genovesi: “Flash mob Allattiamo in Piazza”.

Nell’attesa vi lascio con una bibliografia di base:

LLL, L’arte dell’allattamento materno, 2005

Paola Negri, Tutte le mamme hanno il latte, Il Leone Verde Editore, 2005

Giorgia Cozza, Allattare e lavorare si può!, LLL, 2012