La frutta è un alimento essenziale nella dieta equilibrata di grandi e piccini. Ma se i bambini si rifiutano di mangiarla?
La soluzione arriva da Fresh’N’Friend, marchio tedesco che ha realizzato packaging originali. Pezzi di frutta messi insieme per creare figure di ogni genere (più di 3.500): un fiore con le foglie di kiwi, una macchina con le ruote di melone, una chiocciola con la conchiglia di arancia…
Una strategia di marketing capace di attirare i più piccoli incentivandoli all’acquisto e al consumo.
Ma è una strategia di marketing anche sostenibile?
In un primo momento sembra una bella idea perché l’obiettivo è quello di incoraggiare i bambini a mangiare frutta, poi però, ad un’analisi più attenta, emergono gli aspetti critici.
Ecco perché secondo me questo non è un prodotto sostenibile:
- non rispetta la stagionalità dei prodotti,
- la frutta a pezzetti si deteriora più velocemente producendo scarti alimentari,
- queste confezioni hanno un costo superiore, se confrontate con la frutta sciolta, e diventano rifiuti da imballaggio.
Ho inoltre un dubbio: l’etichetta riporta la provenienza di tutti i frutti utilizzati?
Credo ci siano altri modi, altrettanto efficaci e divertenti, per avvicinare i nostri figli al consumo di frutta.
- I frutti con i loro colori, odori e sapori sono opere d’arte, senza bisogno di essere sezionate. Proviamo a comunicare questo messaggio ai nostri figli magari con l’aiuto di qualche fiaba.
- Creare le stesse figure a casa con mamma e papà per l’ora della merenda.
- Fare un passeggiata in campagna o visitare una fattoria didattica: vedere sugli alberi o nell’orto frutta e verdura può incentivarli all’assaggio.
- Andare a fare la spesa e scegliere insieme i cibi di stagione annusando, guardano i colori.
Tutti questi momenti di condivisione possono diventare vere e proprie lezioni di vita. E voi avete qualche altra strategia, non di marketing, ma domestica da proporre?
Buona domenica a tutti! Io vado nell’orto a raccogliere fragole e lamponi.
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