Eco Planet: una favola ecologista al cinema

Dopo aver scoperto come diventare turisti responsabili, scopriremo come salvare il mondo dal disastro ambientale.

Ad indicarci la strada tre ragazzini, Sam, Nora e Kim, i protagonsti di “Eco Planet – un pianeta da salvare”, film di animazione nelle sale italiane da un paio di settimane.

L’umanità intera rischia l’estinzione e la Terra è in pericolo. Il surriscaldamento globale, infatti, ha generato le spaventose Bestie di Fuoco, che, dalle maggiori città, si stanno diffondendo nel mondo portandolo alla distruzione.

Ci vuole una soluzione su larga scala. I leader dei governi di tutto il pianeta si riuniscono in un meeting mondiale e, di comune accordo, si stringono attorno alla decisione del Presidente di Capital State di utilizzare dei missili di raffreddamento denominati Bomba fredda. Tutti, però, sono ignari del fatto che la tecnologia di queste armi danneggerà irreparabilmente lo strato di ozono.

Contemporaneamente, nel cuore della giungla, Sam, il figlio viziato ed arrogante del Presidente, si perde durante un’escursione con un gruppo di scout. Viene salvato da due fratelli speciali, Nora e Kim, che vivono in simbiosi con la terra e le sue creature. Kim ha il dono di parlare con gli animali e le piante, Nora è un’esperta di erbe locali e di arti marziali.

La Natura, con il suo lamento profondo, lancia a Kim un urlo disperato per non soccombere. Gli confida la soluzione per riuscire a fermare le Bestie di Fuoco: farle morire di fame togliendo l’elettricità, senza usare alcun tipo di arma. La non violenza e l’eliminazione del potere della tecnologia, infatti, sono le soluzioni per una vita in armonia con la Natura. In questo modo i tre bambini, in un viaggio epico dalla profonda giungla della Thailandia del Nord, giungeranno nel caos della megalopoli moderna, invasa dai nemici, ed escogiteranno un piano d’azione per salvare il pianeta.

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Il cartone (titolo originale Echo Planet) è diretto da Kompim Kemgumnrid, nome noto per l’animazione di lungometraggi come “Tarzan” e L’era glaciale”. Prodotto dalla thailandese Golden Network Asia e distribuito da Kantana Group, è uscito in Thailandia nell’agosto del 2012. L’Italia è l’unico Paese, dopo la Thailandia, ad aver distribuito il film, grazie alla Moviemax.

Manifesto dell’uso della non violenza e del rispetto della natura, è un genere totalmente diverso da “Trashed-Verso rifiuti zero”, il film che ci ha presentato la scorsa settimana Marianna Sansone.

Indirizzato ai bambini, è, infatti, un cartone leggero dove piaceranno soprattutto l’animazione 3D, le ambientazioni nella giungla e la natura incontaminata.

Al film manca il concetto di responsabilità: non è chiaro il legame tra i comportamenti dei singoli individui e le conseguenze sull’ambiente. La catastrofe viene descritta con spiegazioni scientifiche, un po’ astruse, e non viene messo sufficientemente in risalto l’impatto sulla natura che hanno le azioni degli esseri umani.

Ritengo tuttavia che, finita la visione, i piccoli spettatori si porteranno a casa anche qualche riflessione sullo sfruttamento dell’ambiente, sull’uso e abuso che facciamo dell’energia e sul rapporto con la natura.

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Gli adulti, che come i bambini si divertiranno a guardare il cartone, potranno, invece, trovare un altro spunto su cui riflettere: la relazione tra diverse culture, quelle legate alla natura e quelle troppo tecnologizzate, dove sviluppo economico e ricchezza vengono messi davanti alla salute dell’ambiente.

Un tema, quest’ultimo, che merita attenzione e che è stato affrontato dall’autore Premio Pulitzer nel 1988, Jared Diamond, nel libro di recente pubblicazione “Il mondo fino a ieri” dove spiega come le società più vicine alla natura possono aiutarci a migliorare aspetti del nostro comportamento.