Bancarelle, biblioteche e bookcrossing in spiaggia: 3 modi sostenibili per leggere d’estate

Nei caldi pomeriggi estivi, quando il sole cocente non ci permette di stare fuori ed è meglio cercare refrigerio in casa, è bello leggere un po’ con i propri bambini.

Per molti, inoltre, l’estate è la stagione dei libri per eccellenza. Più tempo libero permette di rilassarsi e immergersi nella lettura degli autori preferiti.

I bambini e ragazzi hanno di solito una lista di letture per l’estate suggerita dagli insegnanti: Pirandello o Calvino? Wilde o Doyle? Pennac o De Saint-Exupery?

Per chi vuole (o deve) leggere ci sono tante possibilità per avere libri a costo zero o quasi, con un occhio al portafoglio e uno all’ambiente.

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Prendere in prestito libri in biblioteca. Nelle città le biblioteche  spesso non chiudono. Lavorano anche d’estate, ma attenzione agli orari possono essere ridotti e l’apertura può essere limitata al mattino. Nelle località turistiche, al contrario, molte biblioteche vengono aperte proprio nei mesi estivi, quando registrano un maggiore afflusso di lettori.

Bancarelle dell’usato. Si trovano in molte piazze, soprattutto nelle località di mare. Si possono comprare libri per pochi euro. Di solito la scelta di volumi per bambini è molto ampia e si trovano classici della letteratuta italiana e straniera. Qualche volta ci sono anche ultime edizioni a costi ridotti.

Il bookcrossing. Progetto interessante, di cui abbiamo già parlato in passato, e che ho avuto modo di scoprire solo di recente.

Il termine inglese significa condivisione di libri e riporta al senso del progetto, nato nel 2001: leggere un libro e “liberarlo”, abbandonandolo da qualche parte in modo che altri lo possano trovare e leggere.

In più di un decennio il progetto si è diffuso in tutto il mondo e la versione italiana del sito conta più di 21.000 iscritti distribuiti sul territorio nazionale.

I libri si possono trovare casualmente (in stazione, su una panchina, in un locale o altro luogo) o in una zona di scambio ufficiale (Official Crossing Zone, OCZ), zone formalmente registrate dove chiunque può prendere o liberare libri. Le OCZ possono essere di vario tipo: sale d’attesa ospedaliere, biblioteche, locali pubblici che aderiscono all’iniziativa.

Io, ad esempio, l’ho trovato su una spiaggia della riviera romagnola.

La Biblioteca Comunale “Alfredo Panzini” di Bellaria Igea Marina, in collaborazione con la Cooperativa Bagnini e Cooperativa Bar di Spiaggia, ha lanciato proprio quest’anno “Bookcrossing in Spiaggia”.

Durante tutta l’estate 2013, i turisti troveranno in una quindicina tra stabilimenti balneari e bar di spiaggia delle “zone di scambio”, ossia scaffali con libri. Ci sono anche delle riviste messe a disposizione dei bagnanti da leggere in spiaggia.

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Sul libro sono riportate informazioni sul bookcrossing: il codice del libro BCID e il link al sito www.bookcrossing.com. Il lettore deve entrare nel sito, inserire il codice e registrare il ritrovamento del volume. In questo modo è possibile visualizzare il percorso del libro. Tutto è gratuito. Finito il libro, lo si libera, restituendolo nella zona OCZ di origine o da qualche altra parte dove qualcuno potrà raccoglierlo. 

Che scegliate di andare in biblioteca, di comprare un libro o di” liberarlo”, l’importante è leggere ed incentivare i bambini a farlo.
Quale migliore occasione dell’ estate?
E se volete letture su tematiche ambientali, la rubrica libri green vi saprà dare molti spunti e recensioni.