Green marketing: come cresce una rubrica

La rubrica di green marketing nasce una sera, per caso, di un anno e mezzo fa. Conoscevo Econote.it come lettrice e ogni giorno di più mi appassionavo a quello che leggevo quotidianamente. Quella sera all’improvviso mi chiesi cosa avrei potuto fare io per l’ambiente. Il pensiero si trasformò in azione e dopo qualche scambio di email con Marianna nacque la rubrica.

Perché scegliere il green marketing? Per passione verso questa materia e per abbracciare una sfida, che era nuova anche per me. Il primo articolo per la rubrica è uscito il 28 ottobre 2011, da allora ne è passata tanta di acqua sotto i ponti. Perché lo scenario è cambiato e continuerà ad evolversi. Credo che l’anno appena iniziato sia cruciale per questa rubrica. La sostenibilità diventerà sempre più strategica per qualsiasi business. Abbiamo, infatti, chiuso il 2013 parlando della sfida per i creativi con l’incalzare della sharing economy.

Per fortuna, sempre più aziende stanno inserendo nel marketing mix azioni legate alla sostenibilità come una banca inglese che fa social media con la bici o con trovate molto creative, che trovate qui. Con i miei articoli online il martedì ho cercato di capire insieme a voi lettori come trarre spunti per una buona strategia di green marketing e quali sono gli errori da evitare.

A mio avviso uno strumento strategico per pianificare azioni di green marketing è la bici, sempre più social e comunicativa e sempre più a servizio dei creativi. Non a caso, in Italia le vendite della due ruote hanno superato quelle dell’auto dopo 48 anni di dominio incontrastato delle quattro ruote.

Una nuova mobilità sta crescendo in uno scenario economico che mette al centro la condivisione rispetto all’acquisto. Questa rubrica è pronta ad accettare la sfida e di offrire spunti utili ai nostri lettori (del resto siamo qui per questo!). Si inizia con il post di domani e con una semplice domanda: il green marketing è pronto per il green marketing?

Vorrei costruire questo percorso con voi, attraverso le vostre riflessioni, domande e, perchè no, critiche. Scrivetemi a [email protected]