Liberi dal pannolino: esperimento in un asilo nido di Roma

Un asilo nido dove i bambini possono stare senza pannolino. Fantascienza? No! Questo è il “Progetto Senza Pannolino” promosso dall’asilo nido privato L’Emilio di Roma.

Nell’asilo del mio compagno abbiamo deciso di introdurre questa possibilità – spiega Giordana Ronci, educatrice e mamma di tre bambini allevati secondo l’Elimination Communication, la comunicazione dell’evacuazione –  Nel mondo sono in minoranza i bambini che portano i pannolini. Il pannolino è cosi’ radicato nella nostra cultura che siamo arrivati a considerarlo un bisogno del bambino mentre in realtà a nostro avviso è piu’ una necessità dell’adulto. Abbiamo deciso di iniziare questa sperimentazione perchè crediamo che senza pannolino aumenti il benessere del bambino sia dal punto di vista motorio che dal punto di vista delle relazioni con genitori ed educatori. Ha decisamente influito sulla nascita del progetto anche il discorso ecologico. Abbiamo stimato che ogni anno solo nel nostro municipio (200.000 abitanti circa) tra asili nido e famiglie si gettino nella spazzatura ogni anno circa 8 milioni di pannolini.

I bambini senza pannolino sono stati accolti per la prima volta lo scorso anno. Erano due, l’ultimo nato di Giordana e un’altra bimba, Sabrina.

Sua mamma aveva letto del progetto sul sito dell’asilo e mi ha chiesto informazioni. Visto che solitamente l’inserimento al nido si fa verso il sesto mese di vita del bimbo, un po’ tardi per iniziare con l’EC, nei mesi precedenti ho fatto affiancamento e la mamma ha potuto osservare come mi comportavo io. Così a settembre la “piccola Bri” era pronta.

vasinoedited

Nella classe seguita dalla stessa Giordana c’erano bambini con pannolino che hanno mostrato un acceleramento del processo di “spannolimento”. Incuriositi dal vasino dove sedevano gli altri due bimbi hanno chiesto precocemente di utilizzarlo prendendo familiarità. Una buona pratica contagiosa

 L’idea è stata lanciata anche per quest’anno, ma nessun genitore ha aderito.

C’è molto sconcerto. Ho partecipato a qualche incontro pre parto nei consulatoti e tutte le future mamme mi guardavano come se fossi pazza! Poi quando capiscono che sono disponibile a fare affiacamento gratuito, qualcuna mostra interesse e magari mi richiama.

 E  le colleghe cosa ne pensano?

Anche loro erano scettiche. Ma poco per volta si sono avvicinate all’EC abbattendo qualche pregiudizio. Hanno capito che non era un metodo coercitivo.

15697387_1600

E infatti obiettivo dell’EC non è educare il bambino a fare la pipì nel vasino, ma educare genitori e maestre a saper ascoltare i segnali che i bambini mandano.

Lo scetticismo è comunque un atteggiamento comprensibile perché significa instaurare un collegamento emotivo totale con i bambini e non è sempre facile. In questo senso l’EC non è una metodologia, ma un modello di maternage.