#3cosegreen: intervista a Riccardo Esposito

Oggi inauguriamo una nuova rubrica: #3cosegreen. Abbiamo deciso di affacciarci al mondo dei blogger e chiedere loro quali sono i gesti quotidiani che compiono per vivere in un mondo più sostenibile. Un modo per promuovere la sostenibilità, iniziando dai piccoli gesti e fare la differenza. Inauguriamo la rubrica con una testa di serie del web, che molti di noi conosceranno soprattutto se siete appassionati di blogging e scrittura.

Ospitiamo Riccardo Esposito di My Social Web, che in questi giorni è arrivato anche sugli scaffali delle librerie con il suo libro sul mondo del blogging.

Raccontaci un po’ di te e di quello che scrivi nel tuo blog.

riccardo espositoMi presento: sono Riccardo Esposito, webwriter e blogger freelance. Ho iniziato la mia carriera nel mondo della comunicazione circa dieci anni fa: all’epoca frequentavo la facoltà di Scienze della Comunicazione e lavoravo in un’agenzia stampa. Poi è arrivato il web, il lavoro come web writer in agenzia e poi come freelance. Oggi My Social Web è il mio socio: io lo alimento con contenuti legati al mio mondo professionale e lui mi aiuta a trovare nuovi clienti. Mi sembra un buon compromesso, vero?

Con Econote cerchiamo da 6 anni di fare informazione, scrivendo di ambiente e stili di vita sostenibili. Quanto è importante per te fare informazione su questi temi?

Io vivo a Capri, per me parlare di ambiente è molto importante. Trascorro gran parte del mio tempo in un paradiso fragile, ogni giorno minacciato da una modernità che punta principalmente al guadagno e allo sfruttamento. Molte persone credono che l’ecosistema di Capri sia eterno, e che la natura sia una continua rigenerazione. Certo, in parte è così ma l’uomo può infliggere danni seri alla natura: quindi più se ne parla, meglio è.

Raccontaci le tue #3cose green per un mondo più verde.

Rispetto: tutto nasce da questo. Quando rispetti l’ambiente rispetti anche il prossimo, la persona che dovrà vivere in quel pezzo di mondo che tu hai lasciato pulito. Impegno: in un mondo ideale che vede tutti i soggetti impegnati allo stesso modo non ci sarebbe bisogno, ma a volte il territorio ha bisogno di un impegno extra. Ha bisogno di volontariato: io partecipo alle iniziative che si organizzano a Capri, per me è un dovere. Innovazione: la tecnologia non è un male assoluto, c’è spazio anche per l’ambiente nel processo innovativo. L’inquinamento è un aspetto della modernità: dobbiamo imparare a sfruttare anche il resto.

#3cosegreen: Riccardo Esposito ci parla di my Social Farm
#3cosegreen: Riccardo Esposito ci parla di my Social Farm

Ti va di parlarci di My Social Farm e da dove è partita la tua idea?

Ma vedi… io, in quanto webwriter, passo la mia giornata davanti al computer. A volte questa condizione mi porta allo sfinimento, per questo ho pensato di individuare una valvola di sfogo green: una soluzione per trascorrere più tempo all’aperto. Così un giorno, mentre guardavo l’orto dei miei nonni, ho pensato: “ecco, ora mi dedico all’agricoltura“. I primi tempi sono stati duri (la palestra non abitua al lavoro nei campi) ma la soddisfazione di veder crescere, raccogliere e poi gustare quello che hai piantato ripaga. Ora una parte del mio tempo è dedicato alla terra che mi insegna sempre qualcosa.