Dei Cat Cafè abbiamo sentito parlare per la prima volta qualche mese fa, quando i “bar con gatti” hanno iniziato ad uscire dai confini del Giappone, dove sono ormai diffusi, per approdare in Europa. E ora questa esperienza è a portata di mano: i Cat Cafè sono arrivati anche in Italia.
Di che si tratta esattamente? Un Cat Cafè è un bar a tutti gli effetti, dove vengono servite colazioni, pranzi, a volte cene e aperitivi. La differenza, è presto detto, sta nel nome stesso: oltre a goderci un panino o un caffè, potremo beneficiare della presenza e della compagnia dei mici. Questi bar sono infatti la casa di un gruppo di gatti – generalmente intorno alla decina- che lì vivono stabilmente e che quindi hanno piena libertà di movimento, trovandosi così a stretto contatto con i clienti.
Ma come funzionano in pratica? Un’idea molto dettagliata la fornisce il Neko Cafè – neko in giapponese vuol dire gatto – uno dei primi “bar gattosi” italiani, che ha aperto a Torino il 5 aprile scorso e da pochi mesi ha inaugurato un nuovo locale a Bologna: le FAQ presenti sul sito sono pensate per soddisfare ogni curiosità.
Anzitutto, scopriremo che i 7 gatti del Neko – Max, Felix, Bernard, Faust, Werther, Lotte, Matisse – arrivano tutti da un gattile locale o, purtroppo, direttamente dalla strada: scopo del bar è anche quello di dare un tetto ai mici che ne sono privi. Quindi, gli inquilini a 4 zampe del Neko possono disporre liberamente della loro nuova casa, ad eccezione delle zone dove si confezionano e servono i cibi; hanno inoltre un’area privata, interamente dedicata alle loro necessità fisiologiche, di svago e di riposo.
Gli umani,quindi, sono graditi ospiti e come tutti gli ospiti devono rispettare delle regole: ad esempio, è richiesto di cibare i gatti esclusivamente con gli alimenti forniti dallo staff del locale, sincerandosi comunque che non abbiano già mangiato; e soprattutto, una regola fondamentale è quella di rispettare i tempi e le esigenze dei mici, non disturbandoli se dormono o non insistendo per accarezzarli se manifestano di non essere in vena di compagnia umana. Tutti i gatti sono vaccinati, sterilizzati e seguiti da un veterinario; fanno parte del progetto solo mici che, per loro indole, sono adatti a stare frequentemente a contatto con le persone. Il Neko però non si limita a puntare sulla simpatia dei felini: il menu offre prodotti biologici, che prediligono le produzioni del territorio, e l’agenda è ricca di eventi e appuntamenti.
Questo nuovo tipo di locale sembra essere accolto, ad ora, in modo molto positivo: a giudicare dal numero di contatti e dai commenti entusiasti che si leggono sui social dei primi Cat Cafè nostrani – oltre al Neko, sempre a Torino c’è il MiaGola, il primo in Italia in assoluto – i gattofili non vedevano l’ora di poter avere un luogo di ritrovo e di socialità da condividere con gli amati felini. E così, il Cat Cafè pensiero raccoglie nuovi proseliti: è in apertura proprio in questi giorni un nuovo bar a Roma, il Romeow Cat Bistrot, dove si potranno gustare specialità vegane e vegetariane in compagnia di 6 adorabili mici.
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