Jellyfish Barge: una serra agricola per coltivare il futuro

In un pianeta dove le risorse sono sempre più scarse, come sarà prodotto il cibo di cui le comunità hanno bisogno, dove reperiremo l’acqua necessaria e dove troveremo nuove aree destinate alle coltivazioni?

Un team multidisciplinare di architetti e botanici propone una rivoluzionaria risposta a queste domande. Jellyfish Barge è una serra agricola galleggiante che produce cibo senza consumare suolo, acqua dolce o energia.

Progettata da Antonio Girardi e Cristiana Favretto, fondatori di Studiomobile, Jellyfish Barge è una serra modulare costruita su una piattaforma galleggiante in grado di garantire sicurezza idrica e alimentare fornendo acqua e cibo senza pesare sulle risorse esistenti.

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Jellyfish Barge, Studio Mobile. Foto Matteo de Mayda

La struttura è composta da un basamento in legno di circa 70 mq che galleggia su dei fusti in plastica riciclati, ingabbiati da travi reticolari in legno che corrono lungo il perimetro ed i raggi dell’ottagono. I fusti sono avvitati alla pavimentazione superiore che supporta la struttura della serra e dei dissalatori solari.

L’acqua dolce, necessaria per la coltivazione, viene fornita da 7 dissalatori solari disposti lungo il perimetro, ideati dallo scienziato ambientale Paolo Franceschetti. Questi sono in grado di produrre fino a 150 litri al giorno di acqua dolce e pulita da acqua salata, salmastra o inquinata. La poca energia necessaria a far funzionare le ventole e le pompe è fornita da pannelli fotovoltaici integrati nella struttura.

La serra incorpora un innovativo sistema di coltivazione idroponica. Il prototipo funzionante, realizzato dal LINV (Università di Firenze) grazie al contributo della Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze e della Regione Toscana è installato dall’ottobre 2014, nel canale Navicelli, tra Pisa e Livorno.

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Jellyfish Barge, Studio Mobile

 

In a world where resources are increasingly scarce, how will we produce the food we need, where will we get fresh water and where to find new areas for cultivation?

A multidisciplinary team of architects and botanists offers a revolutionary answer to these questions. “Jellyfish Barge” is a floating agricultural greenhouse producing food without consuming land, fresh water or energy.

Designed by the architects Antonio Girardi and Cristiana Favretto, Jellyfish Barge is a modular greenhouse mounted on a floating base, able to guarantee water and food security without impacting on existing resources.

The structure consists of a wooden base of about 70 square meters, floating on 96 recycled plastic drums, held together by wooden reticular beams running along the perimeter and the radiuses of the octagon. The drums are screwed on the upper deck supporting the structure of the greenhouse and of the solar desalination units. Fresh water, that is necessary for the cultivation, is provided by 7 solar stills arranged along the perimeter, designed by the environmental scientist Paolo Franceschetti. They can produce up to 150 liters/day of clean fresh water from salt, brackish or polluted water. The low energy required to power fans and pumps is provided by photovoltaic panels integrated in the structure. The greenhouse incorporates an innovative hydroponic system.The working prototype, realized by LINV (University of Florence) thanks to the contribution of the Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze and Regione Toscana, has been installed in the Navicelli canal between Pisa and Livorno.